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Gran Premio d’Australia 2025 a Melbourne: cos’è successo e chi ha vinto, il weekend in sintesi
domenica 16 marzo 2025 · Roundup
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Lo sfondo. Inizia il mondiale del settantacinquesimo anniversario dalla nascita della categoria. C’è il debutto di Hamilton in Ferrari, di Lawson in Red Bull, di Ocon in Haas, di Sainz in Williams; all’esordio assoluto invece Antonelli, Bortoleto e Hadjar. Piastri e la McLaren annunciano l’estensione “pluriennale” del contratto oltre il 2026; Domenicali è confermato a capo dello sport fino al 2029. Entra in vigore un nuovo criterio di verifica delle ali posteriori dopo i malumori del 2024.
Venerdì. La Ferrari parte col piede giusto, ha il miglior tempo con Leclerc davanti alle McLaren. Ma è una sessione difficile da interpretare, la tabella dei tempi è disordinata: le Racing Bulls a sorpresa in P4 e P6, Hamilton solo quinto, le Red Bull in P7 e P17, le Mercedes in P10 e P16. Bearman sbatte nella prima ora, per danni all’auto non prende parte al resto delle prove.
Sabato. A Norris viene cancellato il primo giro in Q3 per infrazione dei limiti della pista, ma la seconda cartuccia va a segno: è sua la prima pole del campionato, di un solo decimo su Piastri; seguono Verstappen e Russell. La Ferrari crolla in quarta fila, battuta anche da Tsunoda e Albon.
La gara. La pista è umida al via, ma si parte senza safety car: Verstappen si inserisce fra le due McLaren, più avanti fa un lungo che restituisce la posizione a Piastri. Ma è lo scroscio di pioggia del giro 45 a decidere: le McLaren vanno per prati, Norris tiene meglio di Piastri che resta mezzo minuto in via di fuga. E alla fine, per i danni al fondo della McLaren, a Verstappen sul traguardo mancano solo 9 decimi per vincere.
L’ordine d’arrivo. Norris, Verstappen, Russell, Antonelli, Albon, Stroll, Hulkenberg, Leclerc, Piastri e Hamilton a punti; ritirati Doohan, Sainz, Alonso, Bortoleto e Lawson, tutti per incidente; non prende il via Hadjar che esce nel giro di formazione (e viene consolato dal papà di Hamilton).
Chi ha vinto. La McLaren, perché i test non mentivano; Verstappen che è l’unico a tenerne il passo; Antonelli, il migliore dei nuovi volti; Stroll che ogni tanto rende meglio di Alonso; la Mercedes per quel filotto di 27 punti che pareggia con la McLaren.
Chi ha perso. La Ferrari, che si sgonfia subito; Lawson, che comincia come aveva finito Perez, senza il manuale di istruzioni dell’auto; Alonso e Sainz, che non hanno le scusanti dei debuttanti per giustificare gli incidenti sotto la pioggia.
Perché Lawson e Bearman hanno percorso il giro di formazione anche se partivano dai box? Perché lo stabilisce il nuovo regolamento, per evitare che la partenza dalla pit lane diventi un vantaggio in termini di benzina risparmiata. Oppure che, in caso di pioggia, chi si trova già ai box guadagni sul cambio gomme.
Perché è stata cancellata la penalità ad Antonelli? Perché la Mercedes, attraverso nuove immagini, ha mostrato che la ripartenza dopo il cambio gomme – per la quale la giuria aveva assegnato 5 secondi di retrocessione per unsafe release – non ha comportato rischi per i meccanici e che Antonelli ha controllato gli specchietti prima di passare in fast lane.
Perché c’è Sainz dietro il quinto posto di Albon? Perché è stato lui, al muretto dopo la stupidata del ritiro al primo giro, a suggerire di anticipare il cambio gomme per tornare sulle intermedie. Una mossa di cui Albon all’inizio non si fidava.
La battuta del weekend. Leclerc chiama il muretto via radio perché sospetta una perdita: “Ho il sedile pieno d’acqua”, dice. Gli rispondono: “Probabilmente è solo acqua”. E lui, con filosofia: “Aggiungetela alla lista delle perle di saggezza”.
Le statistiche. È la ventriteesima volta che il mondiale inizia dall’Australia, ma non accadeva dal 2019. Norris è in testa al campionato per la prima volta in carriera, Verstappen difendeva il primato da 1029 giorni e 63 gare, cioè da Barcellona 2022. Antonelli è il secondo più giovane di sempre a marcare punti. Si classificano solo in 14, l’ultima volta era successo a Interlagos 2023. Melbourne fissa il suo nuovo record di affluenza, 465.498 presenze nel fine settimana.
Amarcord. La pioggia in gara a Melbourne non si vedeva dal 2010, vinse la McLaren anche all’epoca, con Button. Accadde oggi, la Formula 1 in 366 giorni dal 1950 all’era moderna, 270 pagine a prezzo speciale di 15,90 € è il libro di F1WEB.it su Amazon.