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Mini drs, ancora malumori su Ferrari e McLaren. In attesa delle nuove verifiche a Melbourne

martedì 4 marzo 2025 · Test
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Doveva essere risolta una volta per tutte – o perlomeno così sembrava – la questione del falso drs che si è visto sulla McLaren nel 2024, mai dichiarato ufficialmente fuorilegge, ma rimosso dopo varie interlocuzioni con la Fia: a dicembre un emendamento al regolamento tecnico ha ridotto l’apertura tra parte fissa e parte mobile dell’ala posteriore per scongiurare definitivamente l’adozione di soluzioni borderline. Che invece sembra non siano sparite del tutto, in base a quello che qualcuno sostiene di aver riscontrato ai test di Sakhir.

È esplicito Pierre Wache, il direttore tecnico della Red Bull: “Ferrari e McLaren usano ancora il mini drs”, cioè sfruttano con furbizia la flessione dei componenti dell’ala posteriore per far sì che la resistenza aerodinamica si riduca ad alta velocità, riproducendo parzialmente l’effetto del drs anche quando il drs non è attivo.

Non è chiaro quali prove abbia in mano la Red Bull, fatto sta che The Race raccoglie anche le parole di un team principal – senza farne il nome – secondo cui “guardando alcuni video sembra che le ali si flettano abbastanza”. E non è chiaro se si riferisca agli elementi singoli oppure al blocco nel suo insieme.

Ora, ai test non si fanno verifiche di conformità, a meno che una squadra non chieda esplicitamente un controllo al personale della Fia, in via precauzionale per non farsi bocciare all’esame ufficiale. Per cui la palla, informalmente, è già passata ai commissari di Melbourne, dove entra in vigore il nuovo metodo di verifica per tutto il complesso dell’ala posteriore.

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