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Pirelli (ri)prova le gomme del 2026 con Hamilton e Leclerc, mentre Zhou torna (in panchina) alla Ferrari

sabato 8 febbraio 2025 · Snack news
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In pista. Ferrari e McLaren hanno girato per due giorni a Barcellona per conto di Pirelli che ha proseguito i test coi prototipi delle gomme per il 2026, più strette di 25 millimetri all’asse anteriore e di 30 al posteriore. Come già l’anno scorso, le auto sono state settate appositamente per avvicinare le future configurazioni aerodinamiche, con meno deportanza. Per la Ferrari c’erano Leclerc e Hamilton, per la McLaren solo Piastri. I tempi non hanno nessuna rilevanza, perché Pirelli ha mischiato le carte su mescole, costruzioni e carichi di benzina, per non dare vantaggi.

Segnali. Ma se il buongiorno si vede dal mattino, non inizia benissimo la stagione di Leclerc che… si è strappato la tuta mentre girava il promo dello sponsor. La Ferrari ha diffuso ugualmente il video, che è diventato virale.

Alta informazione. E via social è già guerra fra le fazioni di Leclerc e Hamilton, contrasti da bar alimentati dalle narrazioni di certa stampa. Per esempio Virgilio Sport, che ha pubblicato: “Hamilton surclassa già Lecerc in pista e non solo, quanto vale l’orologio di lusso al polso di Lewis”.

A volte tornano. Insieme con Giovinazzi, in panchina alla Ferrari per il 2025 c’è anche Zhou, a cui la Sauber – ma in realtà l’Audi – ha negato la conferma. Zhou torna a Maranello, dov’è stato in Accademia dal 2015 al 2018. Secondo Roberto Chinchero, l’operazione “conferma l’importanza assunta dai reserve driver”. Casomai, conferma l’importanza della ricerca di visibilità sul mercato cinese. Poi ognuno è libero di credere alle favole.

Sponsorizzazioni non richieste. Invece, in vista del debutto di Cadillac si torna a fare il nome di Colton Herta, al quale il regolamento della Fia aveva impedito di qualificarsi per la superlicenza nel 2022. Nel podcast per Speed Street, si spende in suo favore Markus Ericsson, che sta aiutando il team a scegliere il simulatore e, soprattutto, è il compagno di squadra di Herta in Indycar:

È uno dei migliori, sa adattarsi alle situazioni. Con un’auto da corsa sa fare cose che pochi altri sanno fare. Sappiamo che Indycar e Formula 1 sono due mondi diversi, ma lui farebbe un ottimo lavoro.

Amarcord. L’8 febbraio del 2004, il nuovo casco di Schumacher – modello RF 1.5 di Schuberth, costo 15 mila euro – supera una prova di resistenza a effetto, sotto un carro armato: “È il casco più sicuro che si possa comprare”, dice l’azienda. Accadde oggi, la Formula 1 in 366 giorni dal 1950 all’era moderna, 270 pagine a prezzo speciale di 15,90 € è il libro di F1WEB.it su Amazon.

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