Spa rinnova a metà, General Motors apre il reparto motori e Briatore prende (anche) Colapinto

domenica 12 gennaio 2025 · Snack news
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Il calendario. La Formula 1 continua a correre a Spa almeno fino al 2031, comunque solo negli anni dispari dopo il 2027. Così, torna in vigore il criterio della staffetta fra circuiti, com’è stato in passato fra Nurburgring e Hockenheim, una soluzione che Formula One Group intende adottare per liberare nuove caselle in un campionato fin troppo fitto. Proprio per la gara di Spa, quest’idea era venuta già a Ecclestone che voleva alternarla con il Gran Premio di Francia nel 2011.

Autonomia motoristica. C’è un contratto perché Cadillac monti il motore della Ferrari all’esordio nel 2026. Ma a riprova dell’intenzione di gareggiare come costruttore completo, General Motors ha istituito una nuova divisione sotto il controllo di Russ O’Blenes; l’unità operativa è in corso di allestimento a Charlotte.

Nomi caldi. Alla fine, l’Alpine strappa Colapinto alla Williams… per tenerlo come riserva. Il piano di Briatore è lampante: togliere dal mercato un nome su cui c’è interesse trasversale e nel frattempo mettere pressione su Gasly e Doohan.

Quelli del venerdì. E sulla panchina dell’Alpine, dove c’era già Paul Aron, va a sedersi anche Ryo Hirakawa, ex McLaren, per la quale aveva guidato nelle prove di Abu Dhabi. La squadra gli ha già promesso un’uscita nelle libere di casa a Suzuka.

Quelli che comandano. C’è un nuovo team principal all’Aston Martin: al posto di Krack, che torna a un ruolo più operativo in pista, giovedì è stato nominato Andy Cowell, ex Cosworth, Bmw e Mercedes.

Sicurezza passiva. Si può aggiungere anche il nome di Wehrlein alla lista di chi, presumibilmente, è stato salvato dall’halo, la struttura in titanio a protezione dell’abitacolo: alla ripresa del campionato di Formula E, l’ex di Manor e Sauber riferisce che proprio l’halo ha giocato un ruolo determinante limitando l’entità del suo infortunio nell’incidente all’ePrix di San Paolo a dicembre.

Suscettibilità. La tocca pianissimo ben Sulayem, che torna ad alzare il livello dello scontro con i media: “Ci sono alcune testate britanniche che vanno contro l’Arabia Saudita o contro di me. Io dico soltanto, il loro Gran Premio è veramente il Gran Premio di Gran Bretagna? Si chiama Gran Premio Qatar Airways di Gran Bretagna”.

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