Ostacola… ma non danneggia: perché la Fia toglie a Verstappen la pole in Qatar
sabato 30 novembre 2024 · Regolamenti
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Sul cronometro, la pole di Losail è la prima di Verstappen in cinque mesi, per 55 millesimi di vantaggio su Russell. Sulla carta, è la seconda consecutiva di Russell, per effetto di un pronunciamento controverso su un episodio dell’ultima manche di qualifica.
In pratica Verstappen perde la pole – e prende un punto di penalità sulla superlicenza – non tanto perché ha danneggiato Russell; del resto, quando succede il fatto né lui, né l’altro sono in un giro valido, ma entrambi in fase di lancio. Piuttosto, per non aver rispettato il tempo limite nel passaggio fra le due linee di riferimento della safety car.
Qui si entra nel tecnico, dall’anno scorso esiste una regola, o meglio un codice di condotta, che viene ribadito di volta in volta ogni weekend sotto forma di istruzioni generali e in sostanza stabilisce che in tutti i giri della sessione di qualifica, quindi anche i giri di lancio, bisogna tenersi sotto un tempo massimo definito.
Poi succede sempre che per motivi vari questo tempo massimo non venga rispettato e cioè che qualcuno vada più lento del previsto, tipicamente perché alza il piede per non creare impedimento agli altri, e venga comunque assolto per le circostanze. Com’è stato in mille occasioni e com’è stato con le Ferrari a Monza nel 2023, quando per la prima volta la Fia ha messo nero su bianco le condizioni per evitare la melina di chi cercava le scie.
Insomma, Verstappen da questo punto di vista non fa nulla di anomalo rispetto a quanto non abbiano fatto altri prima di lui: è lento perché ha dato strada a Norris e Alonso.
Ma stavolta a differenza dei precedenti c’è che Russell quasi gli arriva addosso, in traiettoria in una curva veloce, la sequenza fra la 12 e la 14, e mette le ruote oltre il cordolo: “Super pericoloso”, dice alla radio, subito, prima di andarlo a rimarcare alla Fia, con machiavellica malizia. Mentre Verstappen, ai giornalisti, risponde: “Poteva frenare, come avevo frenato io”.
Alla fine, i giudici da un lato riconoscono che si tratta di “un caso complicato”, dall’altro decidono che una penalità va applicata comunque, perché l’infrazione sul delta c’è stata e Russell peraltro ha trovato un ostacolo.
Di qui una punizione di compromesso che non s’era mai vista, cioè una sola posizione di retrocessione, quanto basta per levare la pole a Verstappen e, fatalità, regalarla proprio a Russell.