Verstappen fa quattro: perché non è stato semplice (e perché ce l’ha fatta lo stesso)

giovedì 28 novembre 2024 · Dal paddock
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Quattro come Vettel, tanto per fare un confronto e restare nella stessa casa, il quale viene battuto di un giorno appena come tempo più breve in assoluto fra la conquista del primo e del quarto titolo, 1078 giorni contro 1079. Ma non è una passeggiata il poker di Verstappen, nell’anno in cui la Red Bull subisce la rimonta tecnica della McLaren e lo sconquasso per la vicenda di Horner. La sintesi di Lambiase:

Non dirò che è stata dura come nel 2021, che fu un anno incredibilmente intenso, ma ci siamo andati vicino. Abbiamo iniziato bene la stagione sulla base del 2023, ma a metà campionato abbiamo avuto quei problemi che tutti hanno visto. Là siamo rimasti uniti, dopodiché nelle ultime gare c’è stata anche una leggera progressione.

Già, ma nel 2021, contro la Mercedes, la Red Bull era un riferimento tecnico che oggi non è stata. Non a caso, tante volte con giusta malizia è andata a mettere la pulce nell’orecchio della Fia su diverse soluzioni borderline. Il mini drs della McLaren e gli skid block della Ferrari, per esempio. Anche al limite della paranoia, come sul sospetto dell’acqua nelle gomme, invece.

A conti fatti, tanto ha pesato che la Ferrari si sia persa nella fase delicatissima di metà campionato regalando tre mesi di sviluppo agli avversari e, soprattutto, che la McLaren si sia svegliata tardi a capire l’auto e poi abbia lasciato per strada tanti punti fra errori del muretto e leggerezze di Norris. Andrea Stella: “Abbiamo perso troppo all’inizio della stagione perché l’auto non era abbastanza competitiva”.

Così, Verstappen ha fatto la sua stagione esattamente come Button nel 2009 con la Brawn: a due velocità, all’inizio un panzer, poi in riserva con l’eccezione di quella prestazione atomica di Interlagos. La riflessione di Verstappen:

Da Miami in poi, nella maggior parte dei casi non avevamo l’auto migliore. E Miami arriva abbastanza presto in campionato. Un vantaggio di 60 punti poteva essere facilmente rovesciato. Quindi si trattava di dare il massimo ogni weekend.

E probabilmente ci poteva riuscire solo lui: “Nessun altro – opinione di Marko – avrebbe vinto il titolo per la Red Bull quest’anno, se non Max”. Il quale rovescia il punto di vista e tira una bomba: “Questo titolo l’avrei vinto molto prima, con una McLaren o una Ferrari”. Ma qui parte una querelle via social che sconfina nel pollaio.

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