Il rinnovo di Monte Carlo, un’altra uscita dalla Fia e la cessione anticipata di Sainz alla Williams
sabato 16 novembre 2024 · Snack news
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Nel giardino dei Grimaldi. Ancora Monte Carlo, almeno fino al 2031. Con un cambio di data: dal 2026 il Gran Premio si terrà sempre nel primo weekend di giugno. La rinuncia alla storica collocazione di maggio – alla quale si era derogato solo cinque volte da quando esiste il campionato di Formula 1 – evita la sovrapposizione con la 500 Miglia di Indianapolis, oltre a essere la riprova del fatto che Monaco per restare in calendario sta perdendo un po’ alla volta tanti vecchi privilegi.
Fuori un altro. C’è l’impressione che qualcosa non giri come deve girare, nel governo delle corse: a due giorni dall’uscita di Wittich, lascia anche Paolo Basarri, che dal 2017 era compliance officer alla Fia – praticamente, la figura che aveva la responsabilità di assicurare la conformità e la legalità di tutti i processi interni – e che a marzo si era dovuto esprimere sul sospetto di ingerenze di ben Sulayem.
Turnover. E si allunga così la lista di chi ha abbandonato posizioni apicali a Place de la Concorde negli ultimi dodici mesi: a dicembre, Deborah Mayer dalla presidenza della Commissione Women in Motorsport; a gennaio, Steve Nielsen dopo un anno come direttore sportivo; a febbraio, Tim Goss, direttore tecnico del settore monoposto; a maggio, Natalie Robyn, a meno di due anni dalla nomina di amministratore delegato.
Romanticismi di fine anno. La Ferrari ha deciso che Sainz verrà svincolato prima della scadenza del contratto, in modo che ai test di Abu Dhabi possa già salire sulla Williams. Del resto, comunque non gli avrebbe lasciato provare l’auto con le novità per l’anno prossimo, per cui tanto valeva mostrarsi magnanimi. La Mercedes invece ha ancora bisogno di Hamilton per un saluto – ovvio e legittimo – ai dipendenti in fabbrica.
L’assalto alla diligenza. Sono andati a ruba i biglietti per il lancio collettivo del 18 febbraio a Londra. Ma secondo varie stime uscite in rete, una percentuale altissima di tagliandi – anche fino al 90% – è finita nelle mani dei bagarini perché Liberty non ha vigilato. E c’è del vero, evidentemente, perché la Fom è intervenuta con una nota per mettere in guardia i tifosi sull’acquisto attraverso canali non ufficiali.
Amarcord. Il 16 novembre del 1929 a Modena viene depositato lo statuto della Scuderia Ferrari. Accadde oggi, la Formula 1 in 366 giorni dal 1950 all’era moderna, 270 pagine a prezzo speciale di 15,90 € è il libro di F1WEB.it su Amazon.