Gran Premio di San Paolo 2024 a Interlagos: cos’è successo e chi ha vinto, il weekend in sintesi

lunedì 4 novembre 2024 · Roundup
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Lo sfondo. Si chiude una successione di tre Gran Premi in tre weekend consecutivi; è il quinto weekend dell’anno con gara sprint dopo Shanghai, Miami, Spielberg e Austin. La pista viene interamente riasfaltata… male, perché la Formula 1 trova nuove ondulazioni ed è la prima categoria a scoprirle, visto che in precedenza non c’è stata nessun’altra gara. Torna Bearman all’Haas, al posto di Magnussen che è indisponibile per problemi di salute. Hamilton in esibizione guida la McLaren di Senna del ‘90.

Le novità tecniche. Alla McLaren arriva il nuovo fondo anche per Piastri, che non l’aveva in Messico; è nuova per entrambi l’aerodinamica del gruppo posteriore, ala e beam wing. La Sauber modifica la geometria della sospensione anteriore. Per tutti gli altri, nessun aggiornamento, ma la Red Bull assembla un nuovo telaio a Perez.

Venerdì. Nelle prove c’è Norris davanti a Russell, ma nelle qualifiche per la gara sprint è Piastri a fare la pole, per 29 millesimi davanti al compagno di squadra, poi Leclerc, Verstappen e Sainz, mentre Hamilton e Perez vengono eliminati in Q2.

Sabato. Piastri lascia la vittoria della gara sprint a Norris, per ordine di scuderia, mentre Verstappen che arriva terzo viene retrocesso di 5 secondi, perdendo il podio a favore di Leclerc, per eccesso di velocità in regime di virtual safety car. Le qualifiche vengono rinviate a domenica, per pioggia.

Le qualifiche. Si comincia prestissimo, alle 7:30 per avere un buffer di tempo in caso di rinvii. La sessione, sul bagnato, dura quasi due ore, con cinque interruzioni per gli incidenti di Colapinto, Sainz, Stroll, Alonso e Albon. In Q2 non passa Verstappen, che chiude in P12 e scala ulteriormente in P17 per sostituzione di parti del motore, mentre Norris con cautela fa la pole su Russell e Tsunoda.

La gara. La partenza viene anticipata alle 12:30 per evitare il picco del maltempo, il sole comunque non si vede mai. Verstappen è carico a pallettoni, prima delle soste dei big è già quinto dopo 28 giri, si prende un rischio assurdo a restare fuori con le intermedie logore mentre aumenta la pioggia: è la chiave per vincere, la bandiera rossa per l’incidente di Colapinto è il jolly decisivo per un cambio gomme a motori spenti. A quel punto, gli manca solo il sorpasso su Ocon, una formalità. Mentre Norris infila due o tre stecche e chiude sesto.

L’ordine d’arrivo. Verstappen, Ocon, Gasly, Russell, Leclerc, Norris, Tsunoda, Piastri, Lawson e Hamilton a punti; ritirati Colapinto e Sainz; non partono Albon dopo l’incidente delle qualifiche e Stroll che resta impantanato nella via di fuga nel giro di formazione.

Chi ha vinto. Verstappen, che non voleva solo vincere, li voleva mortificare: da P17 a P1, con 19 secondi di vantaggio, in una gara da bagnato estremo e senza drs. L’Alpine, che con il doppio podio di Ocon e Gasly totalizza in un solo pomeriggio tutti i punti che non aveva fatto in un anno superando Haas, RB e Williams nel mondiale.

Chi ha perso. Norris, da un potenziale +25 su Verstappen a un altro –18; la Ferrari che corre in modalità “limitazione danni”; l’Aston Martin che torna a montare specifiche vecchie di sette mesi per uscire dal crollo verticale.

Le penalità. Bandiera nera a Hulkenberg che viene rimesso in pista dai commissari; 10 secondi a Bearman e Piastri per gli incidenti con Colapinto e Lawson; 5 mila euro di multa a Norris e Russell che al segnale di partenza cancellata partono per un secondo giro di formazione anziché restare fermi in griglia; 10 mila euro di multa alla Mercedes per aver controllato la pressione delle gomme fuori tempo massimo; reprimenda a Sainz che dopo lo stop cerca di ripartire mentre i commissari hanno già agganciato l’auto per sollevarla.

Le classifiche. Nel mondiale piloti: Verstappen 393, Norris 331, Leclerc 307, Piastri 262, Sainz 244, Russell 192, Hamilton 190, Perez 151. Nel mondiale costruttori: McLaren 593, Ferrari 557, Red Bull 544, Mercedes 382.

Le statistiche. Interlagos è l’unico circuito su cui s’è sempre tenuta la gara sprint dall’introduzione del nuovo format nel 2021. L’ultimo rinvio delle qualifiche da sabato a domenica risaliva al 2019 in Giappone. Per tutto il resto, c’è un post extra.

Amarcord. Il 3 novembre del 1991, la pioggia flagella anche il weekend di Adelaide: la gara si ferma dopo 24 minuti e sarà la più corta in trent’anni, prima di Spa 2021 che dura pure meno, un solo giro. Accadde oggi, la Formula 1 in 366 giorni dal 1950 all’era moderna, 270 pagine a prezzo speciale di 15,90 € è il libro di F1WEB.it su Amazon.

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