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Il nuovo asfalto di Interlagos, la multa a Leclerc, il contratto di Colapinto… con Red Bull?

sabato 2 novembre 2024 · Snack news
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Si stava meglio quando si stava peggio. Ci voleva, un rifacimento integrale dell’asfalto a Interlagos, il problema è che i lavori sono stati fatti male e la Formula 1 ha trovato nuove ondulazioni che prima non c’erano: “Adesso è peggio di prima, non è positivo per la nostra auto”, dice Verstappen. Che deve anche retrocedere di cinque posti per la sostituzione della parte endotermica del motore, dopo i problemi del Messico.

Bada a come parli, parte seconda. Era scappata una parola di troppo a Leclerc nelle interviste in Messico e la Fia stranamente aveva lasciato correre, quando invece a Singapore c’era stata una sanzione per Verstappen. Che quindi ha richiamato l’attenzione dei giudici, i quali venerdì hanno convocato Leclerc e gli hanno dato 10 mila dollari di multa – di cui la metà sospesi per un anno – stabilendo comunque che le sue scuse immediate costituiscono attenuante e che pertanto il suo caso “non è paragonabile ad altri recenti”, cioè a quello di Verstappen che infatti non si è mai scusato…

Controllo spese. È arrivata la sanzione per Honda e Alpine che avevano commesso “irregolarità procedurali” nella rendicontazione sui motori, ai fini della normativa sul tetto di spesa: 600 mila dollari di multa all’Honda per aver erroneamente attribuito i costi sulla manutenzione del banco prova; 400 mila all’Alpine per avere omesso “informazioni rilevanti” nella documentazione fornita alla Fia.

Mercato. Red Bull fa la corte apertamente a Colapinto, mentre la Williams – che ne detiene il cartellino – da parte sua esplora diverse strade per capire chi offre di più. E lui, che ha risvegliato l’interesse dell’Argentina verso la Formula 1, ma non è padrone del suo destino, semplicemente appunta: “Vorrei restare in Formula 1. Se proprio la Williams non può, spero di avere una chance altrove”.

Assenti giustificati. Alonso ha saltato un’altra volta gli impegni del giovedì con la stampa, come in Messico, e sempre per problemi di salute; e come in Messico ce l’ha fatta poi a essere in pista al via delle prove libere. È rimasto fermo Magnussen, invece, per il quale l’Haas ha dovuto richiamare dentro Bearman che già l’aveva sostituito a Baku per squalifica.

Senna siempre. Proseguono a Interlagos, dopo Imola, le celebrazioni in memoria di Senna a trent’anni dalla morte. E mentre Netflix ne approfitta per lanciare il trailer di una serie su Ayrton, la cui uscita è prevista per il 25 novembre, qualcuno su quel trailer gioca di clickbait.

Amarcord. Il 2 novembre del 2014, Hamilton con il successo di Austin scavalcava Mansell e si attestava come il pilota britannico con più vittorie, 32 all’epoca; dopo ne sono arrivate altre 73. Accadde oggi, la Formula 1 in 366 giorni dal 1950 all’era moderna, 270 pagine a prezzo speciale di 15,90 € è il libro di F1WEB.it su Amazon.

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