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Legale… ma illegale: il paradosso che toglie alla McLaren il mini drs dopo il caso di Baku

venerdì 20 settembre 2024 · Regolamenti
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Alla fine, il falso drs dell’ala posteriore della McLaren è legale… ma non è legale. È un paradosso, fatto sta che la MCL38 adesso deve cambiare – “minime modifiche”, precisa la squadra – a seguito delle interlocuzioni con la Fia. Che comunque non ha mai pescato in fallo nessuno e giovedì sera, pur riservandosi un intervento sulle regole, ribadiva che superare le verifiche statiche di flessione fosse la condizione sufficiente per la conformità.

Sta qui l’anomalia: non c’è una nuova direttiva che intervenga sulle procedure di test, eppure in qualche modo la Federazione ottiene da parte della McLaren un passo indietro alla vigilia del Gran Premio di Singapore: “Un fatto abbastanza controverso”, riconosce Leclerc.

C’entra, forse, il tam tam dei social. C’entra, senza dubbi, la pressione della Red Bull che in un certo senso porta a casa una vittoria: “Abbiamo protestato tre volte con la Fia, adesso hanno preso una decisione corretta”, dice Marko.

Non s’è esposta direttamente, invece, la Ferrari: “Non è facile avere delle prove”, conviene Vasseur, il quale a ogni modo resta convinto che la soluzione della McLaren fosse “più che borderline” e che lo spirito del regolamento sia stato violato, a Baku e non solo a Baku, visto che quell’ala veniva da lontano.

La partita resta aperta, si gioca su un campo minato in cui la McLaren non è l’unica a osare: “Ci aspettiamo – la nota della squadra – che le stesse interlocuzioni riguardino anche le altre squadre in relazione alla conformità delle ali posteriori”. E Marko rilancia: “Adesso occupiamoci anche della loro ala anteriore”.

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