Baku, l’episodio della bandiera gialla istantanea che è costato la qualifica a Norris

sabato 14 settembre 2024 · Gran Premi
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Già non partiva da favorita la McLaren per la pole di Baku, ma la qualifica se l’è ulteriormente complicata nella prima eliminatoria: “Siamo perplessi, dobbiamo capire con la Fia perché ci fosse quella bandiera gialla, visto che alla fine – le parole di Stella – c’era solo un’auto lenta che non dava problemi per la sicurezza”.

La bandiera gialla è quella che trova Lando Norris nel terzo settore, mentre Ocon sta rientrando lentamente ai box con una gomma floscia per un contatto col guardrail. Là Norris alza il piede, dopodiché apre la radio e chiede al muretto se può proseguire. No, gli dicono: deve rientrare ai box perché tanto prenderebbe la bandiera a scacchi.

All’inizio c’è maretta sui media, non è nemmeno chiaro se Norris abbia visto veramente il giallo transitando sotto un pannello luminoso o se le luci l’abbiano ingannato. È un punto su cui prima la McLaren e poi la Fia sgombrano ogni dubbio: il giallo c’era, ha visto benissimo Norris, si è illuminata anche la spia sul cockpit, come vuole il regolamento. Ma è durato una frazione di secondo, il tempo – evidentemente – che ha impiegato il commissario a capire che non fosse strettamente indispensabile.

In quella frazione di secondo, Norris viene a trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato e si fuma un giro che potenzialmente era almeno un secondo più veloce della soglia di eliminazione e che quindi l’avrebbe agevolmente portato al segmento successivo di qualifica.

Anche perché la presunta violazione dei limiti della pista sul cordolo della curva 16 non viene rilevata, per cui il giro oltre che veloce era anche tecnicamente pulito.

Secondo la squadra, i punti restano possibili: “E speriamo siamo punti importanti”, si augura Stella. Ma il quadro delle forze è complesso: “Abbiamo la Red Bull che è tornata, la Mercedes, pure la Williams sembra competitiva”. E poi, e poi c’è la Ferrari.

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