Newey, Honda e forse Verstappen: così Stroll sta costruendo una corazzata
mercoledì 11 settembre 2024 · Mercato
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È come giocare a Formula 1 Manager prendendo i pezzi migliori sul mercato disponendo di un capitale infinito. Si autocelebra, infatti, Lawrence Stroll: “Con l’Aston Martin ho fatto il più grande investimento nella storia della Formula 1”.
Investimento che parte sei anni fa, con l’acquisizione di Force India che diventa temporaneamente Racing Point per un periodo di transizione di due stagioni prima di cambiare insegna in Aston Martin nel 2021 con un progetto per farne una squadra da titolo mondiale, “nel giro di quattro o cinque anni”, sostiene il patron.
Oggi c’è una mega factory a Silverstone, c’è una nuova galleria del vento in fase di ultimazione, c’è una divisione specifica per la Formula 1 che rilancia tutte le operazioni di ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico come nei grandi team e viene gestita da Martin Whitmarsh, c’è l’accordo con l’Honda che assicura l’indipendenza tecnica e politica da Mercedes. E adesso c’è anche Adrian Newey, sebbene Alonso all’inizio fosse scettico perché “Newey è un genio, ma nel 2014 la Mercedes è stata comunque superiore”.
Newey accetta l’Aston Martin per quella disponibilità di mezzi e risorse che gli assicurava la Red Bull, che la Ferrari non gli ha prospettato e che giocoforza fa sempre la differenza in Formula 1 fra una squadra che vince e una squadra che domina. Dalle interviste ufficiali della presentazione:
I was honoured enough to be approached by various teams but in the end, Lawrence’s passion and enthusiasm and commitment, offer of partnership and shareholding, it just became very clear and obvious.
Now Lawrence is the only active team owner and that is a different relationship compared to having a more distant corporate owner. It means everything is very direct, you can make immediate decisions. It was something we very much had at Red Bull with Dietrich Mateschitz and it allows you to be very quick on your feet.
Ovviamente oltre a tutto questo trova soprattutto un salario da capogiro su cui non esistono cifre ufficiali: 35 milioni di euro all’anno, pare, che vorrebbe dire quasi 3 milioni al mese e 4 mila all’ora, “un prezzo che non è commisurato a ciò che porta alla squadra. Vi posso assicurare – sempre Stroll – che è un affare”.
È un tassello importante e può non essere l’ultimo, perché Stroll si è già messo sulle tracce di Max Verstappen. In effetti, Alonso è una garanzia e un highlander, ma a un certo punto deve smettere anche lui…