Bocciato da Ferrari, Haas, Alpine, Williams… e anche Mercedes: perché nessuno vuole Mick Schumacher
mercoledì 28 agosto 2024 · Mercato
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A un certo punto sembra un fatto personale, un accanimento, per non dire una repulsione, perché da tre anni si chiudono in faccia a Mick Schumacher tutte le porte della Formula 1, una dietro l’altra. Ultima quella della Williams che va su Colapinto sebbene a favore di Schumacher ci fosse l’endorsement di Vettel alla Bild:
If it were my decision, I would tend to favour Mick. Of course I’m a bit biased because he’s my friend, but in my eyes he’s the best solution. Mick has two years of experience in Formula 1 as a driver, has a very broad technical insight. He knows the Mercedes engine and has matured a lot as a person since leaving Haas.
Già, l’Haas: è il 2022 quando Schumacher viene messo alla porta dopo due stagioni. “Ha tanto potenziale, ma costa una fortuna”, dice Gene Haas. E non parla dello stipendio: Schumacher all’epoca costa per i danni che fa, quasi 4 milioni di euro nell’ultimo campionato, nessuno peggio di lui.
Su quel divorzio, comunque, pesa soprattutto l’aspetto politico, perché Schumacher prima di perdere il sostegno dell’Haas ha perso quello della Ferrari dopo quattro anni in Academy, per cui senza la raccomandazione e uno sconto sui motori torna a essere uno qualunque.
Così, viene raccolto dalla Mercedes nel team che fu di papà. Praticamente accetta l’unica offerta sul piatto, un contratto da terza guida che invece lo vede impegnato solo al simulatore per sei mesi prima di un’uscita vera, a giugno del 2023 a Barcellona nei test per lo sviluppo delle gomme Pirelli. E poi, null’altro.
Nel frattempo, va in endurance con l’Alpine che lo considera per la Formula 1 per il posto di Ocon dal 2025. Lo sponsorizza anche Jean Todt: “Ha commesso degli errori, ma è meglio lui che la metà dei piloti che corrono oggi. Altrimenti non avrebbe mai vinto Formula 2 e Formula 3”.
C’è un test a Le Castellet, dove Schumacher “sta offrendo una grande prova e – secondo Wolff – la squadra è molto soddisfatta”. Così soddisfatta che alla fine prende Doohan, un debuttante assoluto contro un nome che comunque un’esperienza ce l’ha. Come nel caso della Williams, del resto, che sostanzialmente respinge Schumi junior per la seconda volta dopo che in inverno non aveva convinto gli ingegneri.
È un primato inglorioso, oggettivamente anche tristissimo per un pilota di cui si diceva un gran bene. Ma è anche più triste il fatto che alla fine, implicitamente, l’abbia bocciato pure la Mercedes, perché quando s’è trattato di scegliere il compagno di squadra di Russell dopo Hamilton, la stella a tre punte ha preferito giocarsi la carta di una matricola come Antonelli piuttosto che dare l’auto a lui.