Non solo Russell: ecco chi sono gli altri vincitori squalificati nella storia della Formula 1

mercoledì 31 luglio 2024 · Amarcord
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È solo la sesta volta in oltre settant’anni di storia della Formula 1: la squalifica del vincitore è un evento raro, è capitato quasi sempre per infrazioni tecniche, solo una volta per ragioni disciplinari, pretestuose peraltro. Questi gli episodi (e chi ne ha beneficiato) prima del caso di Russell in Belgio.

Brands Hatch 1976. A distanza di due mesi dal pronunciamento di assoluzione, il tribunale della Fisa rovescia la decisione della giuria e del Royal Automobile Club annullando il successo di Hunt che non ha condotto di persona la McLaren ai box prima della seconda partenza e tecnicamente non aveva diritto a riprendere la corsa. È una spinta notevole alla rincorsa di Lauda che è appena tornato dal rogo del Nurburgring, guadagna la vittoria e sale a 17 lunghezze di vantaggio, quando mancano tre gare alla fine del mondiale.

Jacarepagua 1982. Piquet e Rosberg, primo e secondo, vengono squalificati per auto sottopeso. I meccanici furbamente chiedono il rabbocco dell’acqua di raffreddamento dei freni, i commissari s’oppongono su indicazione di Ferrari e Renault. La vittoria va a Prost, mentre Ecclestone per protesta organizza la ribellione delle squadre della Foca e fa boicottare il Gran Premio di San Marino.

Imola 1985. Prost va al comando a due giri dal traguardo dopo i ritiri di Senna e Johansson che restano a secco, ma alle verifiche viene trovato sottopeso di due chili. Così, vince de Angelis senza che sia mai stato materialmente al comando: “Probabilmente non è un bel modo di vincere, ma in un certo senso è giustizia. Avrei passato Prost se non avessi perso i freni”.

Suzuka 1989. Prost sbarra la strada a Senna alla variante del triangolo, le auto s’agganciano, solo Ayrton riparte, cambia il musetto e va a vincere. Non ha fatto i conti con la Federazione, viene squalificato perché i commissari manovrati da Balestre gli rimproverano il taglio di chicane nella ripartenza dopo la collisione. Il campionato va matematicamente a Prost con un turno di anticipo, la vittoria di tappa invece passa a Nannini.

Spa 1994. I delegati della Fia dopo cinque ore di consultazioni cancellano la vittoria di Schumacher che usura lo scalino del fondo della Benetton oltre la tolleranza di un millimetro: la squalifica promuove Hill, che apprende del ribaltone mentre viaggia verso l’aeroporto.

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