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Flessione delle ali, la nuova direttiva tecnica e quelle telecamere speciali della Fia anche sulla Ferrari

martedì 30 luglio 2024 · Tecnica
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Entrava in vigore a Spa la direttiva tecnica TD034G sul controllo della flessione delle ali, una questione che ciclicamente ritorna. La Federazione in occasione del Gran Premio d’Ungheria anticipava le novità a tutte le squadre attraverso Tombazis, dopodiché in Belgio ha cominciato ad applicare i nuovi metodi di accertamento.

Più che un controllo inquisitorio, un monitoraggio preliminare: la Fia ha fatto montare sui musetti una telecamera specifica in luogo di quella ordinaria della Fom che invece non dà l’apertura angolare adeguata a inquadrare tutti gli elementi dell’ala, incluse le bandelle laterali. In questo modo, seguendo in 4K il movimento di una serie di marcatori, si può ricostruire lo spostamento complessivo dell’ala, “per la definizione delle regole del futuro”, fa sapere un portavoce.

La Mercedes in Belgio ne parlava più apertamente di altri: “Non siamo preoccupati, la Fia – diceva Shovlin – sta conducendo un’attività di raccolta dati per capire cosa si sta facendo in termini di rigidezza e flessibilità. Ma gli elementi sono sempre progettati per passare i test”.

Già, i test. Perché l’ipotesi è sempre la stessa: con una collocazione ingegnosa delle fibre di rinforzo dei materiali compositi è possibile fare in modo che i componenti delle ali siano regolari sotto il carico statico applicato dalla Fia e si flettano liberamente in pista per effetto dei carichi aerodinamici. Di qui la direttiva tecnica che di fatto implementa un metodo di verifica esteso, per l’esame delle prestazioni dei materiali in pista oltre che in laboratorio.

A ogni modo, in Belgio il controllo pare abbia interessato Ferrari, Mercedes, McLaren… e nessun altro: secondo certe fonti, perché non c’erano abbastanza telecamere speciali per coprire tutte le auto; secondo altre, perché gli indiziati erano solo loro e la pulce nell’orecchio della Fia l’ha messa la Red Bull, alla disperata ricerca di un appiglio per scardinare le certezze degli avversari e recuperare il terreno perduto.

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