Gran Premio del Giappone 2024 a Suzuka: cos’è successo e chi ha vinto, il weekend in sintesi

domenica 7 aprile 2024 · Roundup
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Lo sfondo. La data della gara è anticipata dall’autunno alla primavera, per evitare la stagione dei monsoni e ottimizzare gli spostamenti agganciando la trasferta di Shanghai. Arrivano i primi aggiornamenti tecnici dell’anno, l’Aston Martin è la più attiva. Leclerc indossa il casco celebrativo per Bianchi a dieci anni dall’incidente che gli fu fatale.

Venerdì. Volano le Red Bull nella prima sessione, Sainz tiene testa, poi la pioggia ferma tutti. Sulla RB esordisce Ayumu Iwasa. Dopo il caso di Albon a Melbourne, stavolta è Sargeant che mette la Williams a muro, non così seriamente da compromettere la partecipazione alla gara, ma abbastanza da dover rinunciare agli upgrade.

Sabato. Verstappen fa la pole di soli 6 centesimi su Perez, la Ferrari non ha il colpo in canna con le gomme morbide, così Norris si prende la terza piazzola davanti a Sainz.

La gara. Albon e Ricciardo sbattono alle esse al primo giro, viene data bandiera rossa. È una gara senza storia, ma la Ferrari ha il passo e la strategia per riprendersi il terzo posto con Sainz su due soste e portare Leclerc dall’ottavo al quarto su una sola sosta.

L’ordine d’arrivo. Verstappen, Perez, Sainz, Leclerc, Norris, Alonso, Russell, Piastri, Hamilton e Tsunoda a punti. Ritirati Albon, Ricciardo e Zhou.

Chi ha vinto. Verstappen che ristabilisce le gerarchie dopo l’inciampo dell’Australia, a Suzuka dove anche nel 2023 le aveva ristabilite dopo un altro inciampo, quello di Singapore. E l’Aston Martin, perché “normalmente dovremmo essere noni” dice Alonso e invece lui si piazza quinto in qualifica e sesto in gara.

Chi ha perso. La McLaren, che nelle simulazioni – le sue – doveva essere la seconda forza e invece prende paga dalla Ferrari. La Williams, tre incidenti in due weekend di gara e sempre meno parti di ricambio, l’ombra sbiadita della squadra gloriosa che fu.

Le statistiche. Verstappen supera il tetto dei tremila giri in testa; è alla quarta pole su quattro gare in avvio di campionato, non accadeva dal 2015 con Hamilton. Quattro anche le doppiette della Red Bull a Suzuka.

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