Le qualifiche di Abu Dhabi, il sospetto di Sainz, il futuro delle gare sprint (e di Alonso)

sabato 25 novembre 2023 · Snack news
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A sorpresa. Per com’è andata la stagione, non era imprevedibile la pole di Verstappen. Per com’erano andate le prove, sì. Gianpiero Lambiase – che più volte l’ha messo in riga – via radio gli dice: “Mi sa che ci vogliono le scuse al box, adesso”. Verstappen da venerdì si lamentava dell’auto, in toni anche poco cortesi.

Gli altri. Leclerc è secondo, davanti a Piastri. A Perez viene tolto un tempo per infrazione dei limiti della pista. Hamilton esce in Q2. Sainz ancora prima, viene eliminato in Q1: secondo lui gli altri hanno giocato sporco per farlo restare nel traffico. Ma la Fia non ci ha visto irregolarità.

Il caso. Invece è arrivata una nota ufficiale della Federazione dopo che Verstappen, nelle prove di venerdì, spazientito dal fatto che le Mercedes fossero lente – a suo dire – in uscita dalla pit lane, le ha superate in un fazzoletto di asfalto, menando anche accuse nelle interviste, tra l’altro. Il testo della Fia: “Sorpassare all’uscita della pit lane è proibito, a meno che un’altra auto non rallenti per ovvi problemi”.

Riproviamoci. La commissione per la Formula 1 si è incontrata per modificare, per la terza volta in tre anni, il formato delle gare sprint: si parla di anticipare a venerdì pomeriggio la qualifica shootout, e correre la gara sprint prima della qualifica. Il punto resta un altro: il senso.

Qua la mano. McLaren e Mercedes rinnovano fino al 2030, entrano insieme nella nuova era dei motori. Secondo Toto Wolff, che ha orchestrato la trattativa, “lavorare con clienti forti resta la pietra miliare della nostra strategia nel motorsport”.

Amarcord. Il 25 novembre del 2018, Alonso lasciava la Formula 1, in riserva di motivazione e pazienza dopo quattro anni fallimentari alla McLaren. Oggi Aston Martin parla di rinnovargli il contratto anche oltre il 2024…

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