Quella difficile trattativa per mettere Stewart sulla Matra-Cosworth… e soffiarlo alla Ferrari
martedì 21 novembre 2023 · Amarcord
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Esce sulla stampa inglese il 20 novembre del 1967 la notizia del passaggio di Jackie Stewart da Brm a Matra e si chiude così una delle trattative di mercato più complesse della storia, per quanti tasselli del puzzle debbano andare a posto.
Prima di tutto c’è Stewart, che nel 1967 è in apprensione per la prospettiva di restare alla Brm, alla luce del deficit di motore rispetto al nuovo dfv di Cosworth, il double four valve che ha iniziato a vincere con Clark e la Lotus a Zandvoort.
La strada più ovvia per una garanzia tecnica sembra la Ferrari, allora Stewart ad agosto nel corso del viaggio verso Enna – dov’è in programma il Gran Premio del Mediterraneo – si ferma a Maranello per parlare con Enzo Ferrari, trova un’intesa di massima per un contratto da 20 mila sterline.
Nel frattempo, Ken Tyrrell che lo conosce dai tempi delle formule minori sta lavorando a un piano nuovo e grandioso, entrare in Formula 1 come prima squadra della Matra, uno dei maggiori gruppi industriali francesi con votazione aerospaziale: “Ma non ne avevo mai sentito parlare prima”, ammette Stewart. Loro invece hanno sentito parlare di lui, è la star che cercano per sbloccare il negoziato con Tyrrell.
Manca sempre il motore, e allora Tyrrell si gioca proprio la carta del dfv: informa Walter Hayes della Ford, che ha finanziato lo sviluppo di Cosworth, che c’è la disponibilità di Stewart a rompere con la Ferrari qualora abbia il loro motore. Fa leva sull’orgoglio, offre agli americani la carta di rivalsa sul Commendatore, per quella trattativa tormentata e infruttuosa per la cessione della squadra nel 1963. E può mettere anche le condizioni, cioè la cifra dell’ingaggio di Stewart, le stesse 20 mila sterline che promette Ferrari.
L’affare è fatto, a quel punto Tyrrell con la certezza del dfv chiude il patto con Stewart, e con Stewart convince Matra.