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Gran Premio di Las Vegas 2023: cos’è successo e chi ha vinto, il weekend in sintesi

domenica 19 novembre 2023 · Roundup
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Lo scenario. La Formula 1 torna a Las Vegas a quarant’anni dalle gare al Caesars Palace, la location è la sesta in notturna dopo Singapore, Abu Dhabi, Sakhir, Losail e Gedda. Tutto l’investimento supera i 500 milioni di dollari. Le uniche a dichiarare aggiornamenti dell’auto sono Alpine, Aston Martin e McLaren.

Le prove. Sul rettilineo della Strip salta il chiusino di una valvola dell’acqua dopo nemmeno dieci minuti di prove, la Ferrari di Sainz viene devastata dall’urto, le prove sono sospese in attesa che l’organizzazione e la Fia verifichino la pista tombino per tombino. Si riprende a notte fonda e si finisce alle 4, ma le tribune nel terzo settore vengono fatte sfollare perché il personale del servizio d’ordine non lavora oltre le 2.

Le qualifiche. Leclerc fissa la pole, sarebbe una prima fila tutta per la Ferrari se non fosse per la retrocessione di Sainz, che deve cambiare mezza macchina dopo l’incidente di venerdì. Così Verstappen avanza in P2, davanti a Russell, Gasly e le Williams.

La gara. Al via Verstappen passa in testa alla prima curva, ma accompagna fuori Leclerc e viene penalizzato di 5 secondi. La safety car per il suo incidente con Russell lo rimette in corsa perché gli consente un cambio gomme a impatto zero. A quel punto le Red Bull vanno per una doppietta certa, invece Leclerc all’ultimo giro si inventa un sorpasso impossibile su Perez e salva il secondo posto.

L’ordine d’arrivo. Verstappen, Leclerc, Perez, Ocon, Stroll, Sainz, Hamilton, Russell, Alonso e Piastri a punti. Ritirati Norris, Hulkenberg e Tsunoda.

Il caso. Secondo Leclerc, sebbene Verstappen sia stato sanzionato per l’episodio della partenza, ha avuto comunque un vantaggio perché ha guidato in aria pulita prima che lui riuscisse a rimetterlo dietro:

In those kind of situations it would be better to for the FIA to ask to give the place back because I think there’s quite a bit of an advantage to take care of tyres when you have free air.

Chi ha vinto. Perez, che matematicamente si assicura il secondo posto nel mondiale… nella sua stagione peggiore. Hamilton, che invece è certo del terzo posto. Ocon che rimonta da P16 a P4, Stroll da P19 a P5. La Ferrari, che in classifica accorcia il divario dalla Mercedes a soli 4 punti. Liberty, perché un Gran Premio sulla Strip pareva una follia impossibile.

Chi ha perso. La Williams, che partiva in terza fila e non marca punti. Gene, insopportabile: alla televisione italiana dice che la pole la fa Leclerc, a quella spagnola dice Alonso. Se parlasse alla televisione americana direbbe Sargeant. L’organizzazione, che ha dovuto rivedere il piano commerciale con una svendita al 50% perché a ottobre era ampiamente sotto le aspettative.

Perché Norris è andato a sbattere? Per un suo errore. La McLaren esclude che l’auto avesse anomalie. Il commento di Andrea Stella:

There’s a bump in that place. There’s a bump and you can see all the cars spark when they go through this bump, and I think the combination of this bump and the cold tyres might have surprised him.

Tutti i vip di Las Vegas. E come già a Miami, il paddock in America si conferma ricco di stelle: c’erano David Beckham, Justin Bieber (che ha dato la bandiera a scacchi), Usain Bolt, Patrick Dempsey, Daniel Grieder, Tommy Hilfiger, Paris Hilton, Zlatan Ibrahimovic, Anthony Mackie, Nigel Mansell, Kylie Minogue, Shaquille O’Neal, Brad Pitt, Rihanna, Axl Rose, Oprah Winfrey.

Le statistiche della gara… Il circuito sulla Strip è il numero 77 della storia, il Gran Premio è il numero 1100. Si torna a gareggiare di sabato, non accadeva dal 1985 a Kyalami. Si temevano temperature glaciali, invece la gara più fredda resta la prima di Montreal, nel 1978: solo 5 gradi, anche se il dato non è ufficiale.

… e quelle personali di Verstappen. Il trittico degli Usa è tutto suo, dopo Miami a maggio ed Austin a ottobre: con Las Vegas raggiunge in appena otto anni i 53 successi che Vettel ha raccolto in dodici, al terzo posto nella classifica di tutti i tempi, dietro Hamilton a 103 e Schumacher a 91.

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