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Limiti della pista, la norma imperfetta: così Perez è sfuggito alla legge ad Austin. E non è l’unico
sabato 28 ottobre 2023 · Regolamenti
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Cancellati 35 tempi per infrazione dei limiti della pista ad Austin, solo Albon si è giocato tutti i jolly e quindi ha preso penalità, ma qualcuno è sfuggito alla legge e pare si tratti di Perez, che è andato oltre la riga bianca della curva 6 almeno 28 volte – secondo le voci che circolano in rete – e non è stato mai segnalato.
In Messico nelle interviste Leclerc non fa nomi, ma riferisce che la voce l’ha sentita pure lui e s’è andato a guardare le immagini: “E secondo me, quel pilota è chiaramente fuori”.
La Fia nel corso del fine settimana quando ha capito che ci sarebbero state troppe infrazioni è intervenuta allargando la riga bianca alla curva 19, per dare un riferimento più evidente ai piloti per stare dentro i confini del circuito. Ma domenica dopo il Gran Premio metteva le mani avanti sulla possibilità che qualcuno avesse effettivamente sgarrato e non fosse stato punito:
Based on the video footage available (which did not include CCTV), the stewards determine, whilst there might be some indication for possible track limit infringements in turn six, the evidence at hand is not sufficient to accurately and consistently conclude that any breaches occurred and therefore take no further action.
In pratica, non potendo ricorrere ai sensori nei cordoli che si sono usati altrove e restano infallibili, l’inquadratura della telecamera on board non è una prova inattaccabile per dare penalità. Entra in gioco qui la colpa ingiustificabile della Fia, che non aveva una telecamera ufficiale con il dovuto angolo di osservazione in una curva che si sapeva fosse critica. E lo stesso è capitato a Losail, dov’è stata convalidata la pole di Verstappen malgrado il dubbio di un’escursione.
Un precedente pericoloso, che ha indotto Norris – ammissione sua – a forzare deliberatamente e scientificamente le regole ad Austin. E che ha salvato evidentemente Perez dalla retrocessione, in una gara già controversa per l’applicazione del protocollo dei controlli tecnici.
Perciò il punto del rispetto dei limiti resta caldissimo, ancora, a tre mesi dal caso eclatante dell’Austria, dove l’ordine d’arrivo definitivo è uscito solo alle 21:30 per l’esposto dell’Aston Martin che chiedeva il riesame dei passaggi alla curva 10.
Ma la Fia intanto sposta la responsabilità sulle piste, ben Sulayem prima di Austin minacciava i circuiti che non si mettono in regola con soluzioni tecniche coordinate:
The solution is to improve the track itself. I know some are resistant to it, but to tell you the truth, if they don’t, there is no race. It is as simple as this. We can’t afford this.