Roma perde la Formula E nel 2024: “Circuito al limite”. E adesso se la giocano Vallelunga e Misano
sabato 21 ottobre 2023 · Fuori tema
tempo di lettura: 3 minuti
È uscito giovedì il calendario della Formula E che nel 2024 mette la pietra miliare dei primi dieci anni. Al di là del valore simbolico, conta che la serie elettrica della Fia abbia preservato un’agenda variegata, con la conferma degli Stati Uniti e il ritorno in Cina e India. Il ceo, Jeff Dodds:
Formula E will lead global motorsport as the only world championship to race in the three biggest markets of China, India and the USA. Together with our debut in Tokyo and races in other major global markets like Brazil, Germany, Saudi Arabia and the UK, we have the potential to engage billions of people.
Si parte da Città del Messico il 13 gennaio, si chiude a Londra il weekend del 21 luglio, in tutto si disputano 16 gare e si toccano 12 città. Fra le quali doveva esserci anche Roma che invece salta all’ultimo minuto, per effetto – dicono Fia e Formula E – di una serie di valutazioni di carattere tecnico sull’ultima visita all’Eur, “dove le auto della nuova generazione hanno raggiunto il limite su un circuito stretto con curve a gomito”.
A luglio, Bird per via di una sconnessione dell’asfalto aveva perso l’auto innescando una carambola da bandiera rossa alla curva 6, la stessa dove in qualifica s’era schiantato anche Hughes. Che non a caso anticipava:
I must have just hit the bump with a few centimetres difference and it’s bounced me a lane to the right. With the new car we arrive faster and the tyres as well, which has a lot of strengths to it, but if you go over the limit it takes a while to re-gain the grip.
Non risulta che a Roma sia stato offerto di proporre una variante della pista, l’impressione è che di mezzo ci siano anche questioni contrattuali, per quanto il sindaco Gualtieri su Roma Today confermi le ragioni ufficiali della Fia.
Ad ogni modo, la data doppia del 13 e 14 aprile per il momento resta italiana e la Formula E “sta valutando le alternative, inclusi gli autodromi permanenti”.
La rete nomina Milano e Napoli, ma si lavora seriamente per Vallelunga, se non altro per mantenere l’evento nella provincia, “altrimenti – dice il sindaco di Campagnano, a cui fa capo la pista – si rischia un grosso smacco per la città”. Fatto sta che nelle trattative quella messa meglio è Misano, dove c’è già stato il sopralluogo delle autorità sportive: “Abbiamo preparato un dossier – dicono dal circuito – per convincerli a sceglierci”.