New entry, la Fia sceglie Andretti, ma le squadre fanno muro. E adesso la partita si gioca sui soldi
venerdì 6 ottobre 2023 · Politica
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C’è il verdetto, la Fia lunedì ha chiuso l’esame delle nuove candidature per il 2025, “un’analisi rigorosa – recita il comunicato – basata su analisi sportive, tecniche e finanziarie”: rigettate Formula Equal di Craig Pollock, Hitech GP e Lky Sunz che pure avevano passato la preselezione, promosso solo Michael Andretti.
Che ci stava provando da anni, con la Sauber nel 2021, ma anche con Force India prima che diventasse Racing Point e ancora con l’Haas, e che oggi conta nientemeno che su General Motors attraverso Cadillac. Endorsement, lo chiamano gli americani. Evidentemente, funziona.
Ad ogni modo, non è ancora fatta perché adesso si apre la trattativa commerciale con Liberty e indirettamente con gli altri team: “Prendiamo atto delle conclusioni della Fia – la nota della Fom – e faremo le nostre valutazioni in merito”.
Stefano Domenicali un anno fa sosteneva che la griglia va già bene così com’è. E in effetti la sua posizione riflette quella delle squadre, che proteggono la torta dei diritti commerciali nel momento storico di massima salute della categoria. Per cui è una partita che si gioca sui soldi, dice Lawrence Stroll:
At the moment, the business is on fire, the sport has never been in a better place. I believe if it isn’t broken, you don’t need to fix it. So, I’m a strong believer that it’s working really well with 10 teams right now, and I believe that’s the way it should stay.
Il più duro è Vowles della Williams, guida lui il fronte della resistenza:
Williams is against the addition of an 11th team, and very strongly against. We’ve been clear from the beginning, we’re more than happy to bring in new entities, but the pie has to grow as a result of it, not shrink, and so far it’s just shrinking.
L’ultima new entry – cessioni a parte – è stata l’Haas nel 2016: “Ma – ricorda Vasseur – c’erano delle buone ragioni, la Renault era sul punto di lasciare, sembrava che solo Mercedes e Ferrari volessero restare”. Anche all’epoca, la delibera fu terreno di scontro politico fra il vertice dell’organo di governo del campionato e l’amministrazione commerciale, Todt che tirava per l’Haas contro Ecclestone che voleva Kolles.