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Perché la Red Bull era fiacca a Singapore… e quanto c’entra la nuova direttiva tecnica
lunedì 18 settembre 2023 · Tecnica
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È il weekend del primo match ball per il Mondiale Costruttori, ma la Red Bull non va a rete, per effetto di un calo di performance clamoroso e imprevisto: “Scioccante”, per dirla come Verstappen. Il conto dei danni è anche statistico, dal momento che si interrompe dopo dieci centri consecutivi la sua striscia vincente, dopo 15 quella della squadra.
Il paddock sussurra un nesso fin troppo scontato con la nuova direttiva tecnica che introduce una serie di verifiche più approfondite su alcune aree dell’auto. Ad ogni modo, ci va cauto Toto Wolff: “Difficile provarlo, anche perché potrebbe essere un caso isolato, com’è capitato a noi in passato”. E cioè proprio a Singapore, nel 2015, in un anno in cui la Mercedes comunque stava dominando.
Horner ribadisce che le nuove disposizioni non c’entrano. Piuttosto, attribuisce le difficoltà a una serie di valutazioni di nuovi elementi, il fondo prima di tutto, che non sono andate a buon fine:
We tried a new aero part on friday, and we reverted on that component, so it’s a tried and tested setup that we have. But it just hasn’t responded on this circuit, on this asphalt, trying to get the tyres to get into the window, it’s been very, very hard for both drivers.
Questo non esclude la correlazione con il provvedimento della Fia, perché resta in piedi l’ipotesi che la Red Bull abbia dovuto rinunciare a certe soluzioni estreme e sia dovuta intervenire altrove per recuperare, sulle altezze da terra per esempio. Tant’è che Paul Monaghan alla fine ammette che nel box si sono fatti più cambi del solito, “alla ricerca di un bilanciamento migliore”.
Diceva Verstappen: “Qualcosa ha funzionato, qualcosa no”. Lui per tutto il weekend s’è anche lamentato del trasferimento di coppia, sia in upshift che downshift. In effetti, la prassi vuole che a Singapore si vada verso una regolazione che prevenga un calo di giri troppo severo nelle curve lente. Lo fanno tutti, ma la Red Bull l’ha pagato perdendo stabilità al retrotreno, forse perché un contraccolpo l’aveva già preso per il giro di vite della Fia…