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Gestione gomme, furbizia estrema e sangue freddo: ecco come ha fatto Sainz a vincere a Singapore
domenica 17 settembre 2023 · Gran Premi
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Manico e cervello, la vince così Carlos Sainz a Singapore: “Si trattava di gestire le gomme, viste le limitazioni che abbiamo per via dell’usura”.
Il resto è furbizia estrema e sangue freddo, dopo il punto di svolta della corsa, al giro 45 quando Ocon si ferma per il guasto del cambio e attiva il regime di virtual safety car.
In quel momento i primi quattro stanno in una manciata di secondi, Sainz davanti, poi Russell, Norris e Hamilton. La Mercedes allora si gioca una carta spericolata, il doppio pit stop per gomme fresche, un treno di morbide che è avanzato dalle prove. Di fatto, mette a rischio il podio per provare a vincerla.
La nuova classifica dà Russell e Hamilton in P4 e P5, a 17 secondi dal leader quando mancano 17 giri al traguardo. La consegna del muretto è tassativa: Russell deve girare in 1:36.6; lui fa meglio, stampa 1:36.2. Al punto che la Ferrari avvisa Sainz che bisogna abbassare i tempi, altrimenti è dura.
Russell a 10 giri dalla fine si libera di Leclerc, a 5 è negli scarichi di Norris. Là scatta la trappola di Sainz, che chiede al muretto di sapere il vantaggio su Norris a ogni giro: ha un piano, è un azzardo, ma è l’unico possibile, un’alleanza trasversale last minute non concordata, portarsi a tiro di Norris al quale offrire il drs in modo che possa difendersi da Russell e tenerlo dietro.
Funziona, è una furia Russell che cerca il tutto per tutto e copia Norris: traiettorie, punti di frenata, accelerazioni. Perfino la piallata al muretto della curva 10 all’ultimo giro, solo che Norris ne esce indenne e lui resta nelle barriere: “La sensazione più brutta al mondo”. Norris respira, Sainz mette la firma al suo capolavoro tattico:
I always felt like I had the headspace and the pace in hand to do whatever I wanted to do. I’m not going to lie, you’re under pressure and you obviously are very close to making any kind of mistake but I felt under control, I felt like I could manage well and we brought it home. That was the best feeling, I’m over the moon right now.
