Gran Premio d’Italia 2023 a Monza: cos’è successo e chi ha vinto, il weekend in sintesi
domenica 3 settembre 2023 · Roundup
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Lo scenario. La Mercedes conferma Hamilton e Russell fino al 2025. Corrono in livrea speciale la Ferrari che celebra la vittoria di giugno a Le Mans e l’Alfa Romeo che omaggia l’Italia. Come già a Budapest, si sperimenta l’allocazione alternativa delle gomme. Lawson resta sull’Alpha Tauri di Ricciardo che recupera dall’infortunio di Zandvoort.
Venerdì. Sainz – nel giorno del compleanno – detta il ritmo davanti a Norris, per 19 millesimi. Segue Perez, ma s’insabbia alla parabolica.
Sabato. Per 13 millesimi, Sainz batte Verstappen e fa la pole, Leclerc è terzo a meno di un decimo. La Fia assolve le Ferrari che non sono in regola con la direttiva sul tempo massimo di percorrenza.
La gara. Verstappen sa di averla in pugno, mette sotto torchio Sainz che regge fino al giro 15 e poi lo lascia scappare con una staccata a ruote fumanti alla prima variante. Dietro, recupera anche Perez, così la Red Bull fa un’altra doppietta. Mentre Sainz si ritrova a difendere il podio… da Leclerc, che cerca una rischiosa quanto inutile dimostrazione di forza.
L’ordine d’arrivo. Verstappen, Perez, Sainz, Leclerc, Russell, Hamilton, Albon, Norris, Alonso e Bottas a punti. Ritirato Ocon, non parte Tsunoda.
Chi ha vinto. Sainz, perché Verstappen il sorpasso deve sudarselo, anche grazie a una Ferrari che a Monza mette in pista una velocità di punta pazzesca, per effetto soprattutto del motore fresco, il quarto della dotazione.
Chi ha perso. L’Aci e l’autodromo, perché tanti posti all’Ascari e alla Roggia restano vuoti e c’è il dubbio fondato che le cifre diffuse dalla Sias – 95% di biglietti venduti – non siano realistiche. Anche perché secondo Redaelli “la vendita è rallentata in estate”, invece Sticchi Damiani già ad aprile ammetteva che non decollava affatto.
Le penalità. Cinque secondi a Russell, Piastri, Hamilton e Sargeant per aver provocato incidenti.
Le statistiche. Verstappen si aggiudica la decima gara consecutiva, batte Vettel che ne aveva vinte nove nel 2013. Sainz resta in testa per 14 giri: dall’inizio della stagione nessuno che non guidasse la Red Bull ne ha fatti di più, cumulativamente.