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Gran Premio d’Austria 2023 a Spielberg: cos’è successo e chi ha vinto, il weekend in sintesi
domenica 2 luglio 2023 · Roundup
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Lo scenario. È il secondo weekend dell’anno con gara sprint, dopo quello di Baku. La McLaren rivoluziona l’auto nell’aerodinamica, soprattutto nelle pance, ma porta le novità solo per Norris. La Formula 1 piange Bob Fernley, ex vice team principal di Force India, che scompare a 70 anni.
Venerdì. Verstappen fa la pole per 48 millesimi su Leclerc, la Fia per inosservanza dei limiti della pista cancella 47 tempi, fra cui quello di Perez che esce in Q2.
Sabato. Verstappen è ancora davanti in qualifica shootout e vince la sprint, sul bagnato, con 21 secondi di vantaggio su Perez… in una gara di 24 giri appena. Al via c’è Hulkenberg provvisoriamente in P2, approfitta proprio degli sgambetti che si fanno le Red Bull.
La gara. Verstappen ce l’ha sempre in pugno, la corsa è alla piazza d’onore: la spunta Leclerc con un ritardo di 5 secondi, che comunque non è rappresentativo perché Verstappen a due giri dalla fine ha l’arroganza brutale di prendersi il rischio di un pit stop inutile per il rischio altrettanto inutile di cercare – e fare – il giro record.
L’ordine d’arrivo. Verstappen, Leclerc, Perez, Norris, Alonso, Sainz, Russell, Hamilton, Stroll e Gasly a punti. Ritirato solo Hulkenberg.
Chi ha vinto. Verstappen, perché la Fia gli abbuona due presunti impedimenti in qualifica e perché alla Red Bull basterebbero solo i suoi punti per guidare comunque il mondiale costruttori con 51 lunghezze di vantaggio. E Sainz che fa le spalle larghe per cinque giri prima di cedere a Perez.
Chi ha perso. La Formula 1, per quel casino senza precedenti sul rispetto dei limiti della pista: dopo la corsa l’Aston Martin ottiene il riesame dei passaggi alla curva 10, perché non tutte le infrazioni sono state riportate alla direzione gara e quindi non tutte le penalità sono state applicate. L’ordine d’arrivo definitivo esce alle 21:30, pagano Sainz, Hamilton, Gasly, Albon, Ocon, Sargeant, de Vries e Tsunoda.
Le statistiche. Il podio di Leclerc è il numero 800 di un pilota della Ferrari. La Red Bull è imbattuta dall’inizio del mondiale: era dal 1988 che una squadra non si aggiudicava almeno 9 corse su 9.