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Baku, la gara: perché c’era gente in pit lane all’ultimo giro (e altre domande)
lunedì 1 maggio 2023 · Gran Premi
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Nell’arco di cinque giri la pole di Leclerc è già neutralizzata, la Red Bull è già davanti e la Ferrari non ha possibilità di replica. È un’altra corsa piatta il Gran Premio di Azerbaigian, se non altro rimette in pareggio il confronto tra Perez e Verstappen, almeno per numero di vittorie.
Perché c’era gente in pit lane all’ultimo giro? Perché di solito lo staff che coordina il parco chiuso apre in anticipo i cancelli per fotografi e giornalisti, in modo da schierarli sotto il podio. Il punto è che a Baku è sfuggito clamorosamente che Ocon fosse ancora in debito del cambio gomme obbligatorio, quindi si è trovato la pit lane letteralmente sbarrata da un cordone di uomini, rischiando di falciarli. Il suo commento:
It’s clear, we need to wait until all the cars have passed the chequered flag and be sure that there’s no racing in the pit lane anymore until you start prepping the podium. It’s not a mystery, it’s very simple.
Perché la Ferrari non aveva le carte per vincere? Perché già la gara sprint aveva decretato che la SF-23 anche a Baku distruggeva le gomme, per cui Leclerc a parità di mescola non può strafare. Oltre al fatto che sul dritto la Red Bull è una freccia, per effetto del cosiddetto drs a effetto triplo. La sintesi di Leclerc:
We maximised every session throughout the weekend and couldn’t have done anything differently, so that’s something to be happy about and the team did a great job. The bottom line is that we have to focus on race pace and tyre management.
Perché l’Aston Martin nonostante i problemi non ha cambiato il drs? Per non incorrere nell’obbligo di partenza dalla pit lane per interventi in parco chiuso. Alla fine, nella notte fra sabato e domenica la squadra risolve senza fare modifiche, con olio lubrificante. Dice Alonso: “Non ero mai stato così veloce sul dritto”.
Perché Hulkenberg partiva dalla pit lane? Per violazione del regime di parco chiuso dopo la sprint, in conseguenza di un cambio di assetto per risolvere sull’Haas una propensione drammatica al graining. Con lui, anche Ocon, già penalizzato allo stesso modo nella sprint perché chi rompe i sigilli fra venerdì e sabato sconta doppia sanzione.
Che ci faceva Briatore a Baku? Affari, ovviamente. Primo: per conto di Liberty gestisce l’intrattenimento e l’accoglienza del Paddock Club, il servizio che porta i supervip sui circuiti di gara. Secondo: a Baku c’è una sede del Billionaire. Del resto, a Ecclestone il suggerimento di portare la Formula 1 a Baku chi gliel’ha dato?