Le colpe (recenti) di Rueda: cambia il capo stratega alla Ferrari… ma l’aveva già deciso Binotto
venerdì 24 febbraio 2023 · Mercato
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Una revisione totale, l’aveva promessa Vasseur il giorno dell’insediamento al ponte di controllo della Ferrari. E nelle interviste aveva portato lui stesso il discorso sulla gestione delle strategie di gara:
Very often, when you are speaking about strategy, it’s much more a matter of organisation than just the guy who is on the pit wall.
Non solo, ma anche. Motivo per cui l’uomo del muretto adesso viene rimosso, in applicazione di un provvedimento che – contrariamente a quanto scrivono Gazzetta e Corriere – aveva già stabilito Binotto prima delle dimissioni: Inaki Rueda resta a casa, nel senso che da quest’anno non segue fisicamente la squadra ai Gran Premi, ma la segue dalla fabbrica, in un nuovo ruolo sportivo al remote garage, il muretto parallelo che dalla factory supporta lo staff in pista e che fu la prima collocazione di Rueda all’arrivo dalla Lotus nel 2015.
La responsabilità delle strategie passa in capo a Ravin Jain, 28 anni, indiano, laureato in fisica a Oxford, in Ferrari dal 2017 per uno stage, poi braccio destro di Rueda su decisione di Sergio Marchionne. Ma vengono anche ridefinite varie procedere interne, e qui c’entra più direttamente Vasseur, sulla base dell’analisi dei casi più discutibili nei quali la Ferrari nel 2022 ha clamorosamente toppato.
Monte Carlo per esempio, dove la squadra non marca Perez che per primo passa alle intermedie. Oppure Budapest, dove a Leclerc vengono messe le gomme dure che in quel momento non stanno funzionando e che Pirelli non consigliava.
E nel conto ci andrebbe anche Silverstone, dove le mosse del muretto favoriscono una vittoria inutile di Sainz sacrificando la strategia di Leclerc. Che quel giorno per la prima volta affronta Binotto a viso aperto.