Ad Abu Dhabi l’ultima di Vettel, questi i record che ancora nessuno gli ha tolto
giovedì 24 novembre 2022 · Statistiche
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Era l’unico autorizzato a fare i tondi insieme coi primi tre dopo la bandiera a scacchi ad Abu Dhabi, per gentile concessione della Fia e della Fom come omaggio alla carriera: Vettel lascia i Gran Premi dopo 15 anni, 299 gare e vari record. Che nessuno gli ha ancora tolto, questi.
Più giovane iridato. All’età di 23 anni e 134 giorni, ad Abu Dhabi nel 2010 contro Fernando Alonso. E negli anni a venire, con una Red Bull stellare, è anche il più giovane a fare bis, tris e poker. Tra parentesi, poker come Prost, all’età a cui Prost nemmeno aveva vinto la sua prima corsa.
Vittorie consecutive. Nel 2013 vince nove gare di fila: Spa, Monza, Singapore, Yeongam, Suzuka, Nuova Delhi, Abu Dhabi, Austin e Interlagos. Tra il 1952 e il 1953 ne aveva vinte nove anche Ascari, ma lui aveva saltato la 500 Miglia di Indianapolis, quindi tecnicamente la sua striscia ha un buco.
Vantaggio più ampio in campionato. Quell’anno, con 155 punti di vantaggio su Alonso, fissa il primato del margine più comodo in classifica. Battendo sé stesso, perché nel 2011 ne aveva 122 su Button. Invece Verstappen su Leclerc nel 2022 arriva solo a 146.
Pole in una stagione. Nel 2011 fa 15 pole su 19, gli sfuggono soltanto Barcellona, Silverstone e Nurburgring, che comunque vanno alla Red Bull con Webber, e Yeongam che invece va a Hamilton.
Giri in testa in una stagione. E sempre nel 2011, conduce 739 giri sul 1133, praticamente due terzi della distanza totale del campionato. Ma in percentuale lo battono Clark nel ’63 e Mansell nel ’92. Per fare un raffronto: Verstappen nel 2022 non ha condotto nemmeno metà dei chilometri complessivi.
Poleman più giovane. Nel 2008 sotto l’acqua a Monza sulla Toro Rosso, a 21 anni e 71 giorni. Quel weekend va anche a vincere il suo primo Gran Premio, ma il primato come vincitore più giovane glielo strappa Verstappen a Barcellona nel 2016.