Gran Premio di San Paolo 2022 a Interlagos: il weekend in sintesi, risultati e statistiche

domenica 13 novembre 2022 · Roundup
tempo di lettura: 3 minuti

Background. Norris recupera da un’indigestione, la McLaren in via precauzionale prepara il sedile a de Vries. Ciao Furia è lo sticker della Ferrari per ricordare Mario Forghieri. C’è un omaggio al Brasile sui caschi di Hamilton, Leclerc, Vettel, Perez, Albon e Schumacher.

Le qualifiche. Incombe la pioggia in Q3, montano tutti le slick per assicurarsi almeno un giro buono. Tranne Leclerc, che è l’unico sulle intermedie e non fa un tempo valido perché nel frattempo Russell va nella sabbia e provoca la bandiera rossa. Così Magnussen conserva una pole a sorpresa su Verstappen.

La gara sprint. L’ultima dell’anno, la più vivace: Magnussen perde subito terreno, ma Verstappen nemmeno regge, paga la scelta della gomma media contro le morbide degli altri. Vince Russell, su Sainz e Hamilton. Dietro, si scornano in casa Alonso e Ocon, Stroll e Vettel.

La gara. Russell amministra dal via al traguardo, vince nonostante una perdita d’acqua della quale il box non gli fa menzione via radio. La Red Bull è più vispa che nella sprint, ma Verstappen prende penalità per l’incidente con Hamilton. Aprendo la porta al podio di Sainz.

L’ordine d’arrivo. Russell, Hamilton, Sainz, Leclerc, Alonso, Verstappen, Perez, Ocon, Bottas e Stroll. Ritirati Magnussen, Ricciardo e Norris.

Il caso. La Red Bull vuole che Verstappen lasci il sesto posto a Perez, per aiutarlo a finire secondo nel mondiale. Lui invece non sente ragioni. Il team radio sul traguardo è di un’arroganza gratuita e inaudita:

I told you already last time, you guys don’t ask that again to me, ok? Are we clear about that? I gave my reasons and I stand by it.

Il caso, l’altro. E teoricamente anche la Ferrari poteva pensare a uno scambio, per aiutare Leclerc verso la stessa causa. Secondo Binotto il muretto non se la sente di inoltrare l’ordine di scuderia, perché Sainz nel finale è sotto inchiesta per una presunta scorrettezza in regime di safety car, per cui in caso di sanzione rischia di chiudere ancora più dietro.

Perché Ocon ha cambiato motore senza retrocessione? Perché ne ha messo uno già usato. Il cambio era dovuto al principio d’incendio alla fine della sprint. Diverso il discorso per Sainz, che doveva scontare 5 posti per il terzo cambio extra.

Le statistiche. La pole di Magnussen è la prima di carriera, la prima dell’Haas e la prima di un pilota danese. Russell è il primo inglese oltre Hamilton a vincere nell’ultimo decennio, dopo Button al Gran Premio del Brasile del 2012: si aggiudica la prima vittoria sul circuito dove nel 2017 faceva la sua prima apparizione ufficiale su una Formula 1, in Force India come terza guida nelle prove del venerdì.

Alonso, Binotto, de Vries, Ferrari, Fia, Haas, Hamilton, Interlagos, Leclerc, Magnussen, McLaren, Norris, Ocon, Perez, Red Bull, Russell, Sainz, Stroll, Verstappen, Vettel,