Il calendario dei Gran Premi per il 2023, le ultime dal mercato e le condizioni di Albon
venerdì 23 settembre 2022 · Snack news
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L’anno che verrà. Liberty ha diffuso il calendario del 2023, un’abbuffata di 24 appuntamenti, un record che solo il nuovo coronavirus ha impedito di raggiungere prima. Debutta Las Vegas e torna Shanghai. Soprattutto, viene confermata Monte Carlo che rischiava seriamente di uscire. Non rinnova invece Le Castellet.
Ritardi in oriente. Salvo improbabili ribaltoni, è ancora Losail il circuito per il Gran Premio del Qatar. Invece nel 2021 – all’epoca dell’esordio in campionato – era stato lasciato intendere che fosse in valutazione una pista tutta nuova, in città, dopo la pausa per i mondiali di calcio.
Jet lag. La necessità di rispettare le clausole nei contratti dei Gran Premi che pretendono una collocazione specifica, ha determinato una sequenza che prevede trasferimenti continui da un continente all’altro. Un incubo per la logistica. Oltre che un controsenso rispetto alle dichiarate intenzioni ambientaliste della Fom e delle squadre.
Altri mondi. Al calendario della categoria regina si aggancia sempre più solidamente quello della Formula 2, che nel 2023 corre per la prima volta anche a Melbourne. Il timore è che i costi siano insostenibili per la serie cadetta. Bruno Michel, l’amministratore, è dovuto intervenire per rassicurare le squadre:
We need to discuss with the promoters to make sure that we can cover the cost of the freight and the cost of the travelling and the cost of everything. We’ll make sure that it’s not going to impact the budgets of the teams.
Colpi (?) di mercato. Tsunoda farà una terza stagione in Alpha Tauri, invece Latifi è ufficialmente a piedi, o perlomeno non sarà sulla Williams. Nel frattempo la Red Bull dopo la questione della deroga alle norme per la superlicenza ha lasciato cadere ogni aspirazione su Colton Herta; piuttosto, a Milton Keynes si è visto Nyck de Vries dopo l’exploit di Monza.
La riforma. Nella ristrutturazione della Fia da parte di ben Sulayem c’è l’introduzione della carica di amministratore delegato, che va a Natalie Robyn, statunitense, con esperienze in posizioni dirigenziali nell’industria automobilistica, in Daimler Chrysler, Nissan e Volvo.
Torno subito. È stato necessario un giorno di terapia intensiva, con l’ausilio della ventilazione meccanica, per Albon a causa di complicazioni post operatorie a seguito dell’intervento di appendicite che l’aveva costretto a saltare Monza.