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Melbourne, quella guerra tecnica e politica sulla quarta zona drs. E cosa c’entra il porpoising
martedì 12 aprile 2022 · Tecnica
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Si chiama porpoising, letteralmente vuol dire saltare-e-ricadere, è il contraccolpo del ritorno dell’effetto suolo in Formula 1: l’auto salta e ricade, salta e ricade, appunto, perché il fondo piatto stalla e riguadagna deportanza ciclicamente.
È il problema che le squadre hanno scoperto ai test invernali. Binotto all’epoca diceva: “L’abbiamo tutti sottovalutato”. E Sainz: “Sarà un fattore quest’anno”.
Dopo tre corse è un dato di fatto. E secondo quanto spiegava Hamilton a Melbourne, allo stato attuale è il guaio principale della Mercedes:
If the ride height keeps going from high to low, then you never know exactly what position the car is in when you take the corner. As a result, the car can get oversteer or understeer, depending on when you take the corner.
Wolff ammette che una soluzione a portata di mano non c’è. Ma al di là dei guai della W13, in Australia la questione dell’effetto delfino è tornata prepotentemente sul piatto perché si è intrecciata alla controversia sulla quarta zona di attivazione dell’ala mobile dopo che la Fia da sabato mattina ha proibito il drs fra curva 10 e 11 per ragioni di sicurezza.
In effetti Leclerc diceva che l’extra zona di drs accentuava il porpoising. Un problema non esclusivo della Ferrari a quanto pare, visto che alla fine cinque squadre su dieci – riporta la Bbc – hanno votato perché si tornasse a tre zone.
Ad ogni modo, la più convinta e agguerrita era l’Alpine, con Alonso. Con furbizia calcolata, per due ragioni almeno. Primo, perché il loro drs è meno efficace degli altri. Secondo, in reazione alla concessione che la Fia aveva già accordato per intervenire sui tiranti delle sospensioni, una misura d’emergenza che sulla carta favoriva gli avversari diretti. Symonds, a capo del gruppo tecnico per la Formula 1:
There were some concerns raised by some drivers, a driver, who probably thought he might be a bit more competitive without it.
Senza fare nomi, l’ha detto anche Verstappen, che era parecchio arrabbiato perché la Red Bull è sempre stata la più stabile e quella meglio bilanciata. E più di tutte ci ha rimesso.