Weekend espresso, non c’è l’accordo. Ma il compromesso è una svolta epocale per Monte Carlo
martedì 15 marzo 2022 · Politica
tempo di lettura: 2 minuti
Nessun impegno giovedì, nemmeno la conferenza stampa che passa a venerdì, quando le prove libere iniziano alle 14 anziché alle 11. Nel 2022 la Formula 1 fa un piccolo passo verso la compressione della schedulazione, nella direzione del weekend espresso con la riduzione drastica di tutto quanto non è direttamente d’interesse per il pubblico.
L’obiettivo di Liberty Media resta la programmazione che fu sperimentata nel 2020 a Imola: niente prove il venerdì, solo una sessione sabato mattina e poi direttamente la qualifica.
All’epoca fu una soluzione organizzativa obbligata nella contingenza della pandemia, per dare respiro alle squadre nella quarta tripletta di gare ravvicinate senza pausa. Poi siccome la preparazione del Gran Premio non ne ha risentito – malgrado a Imola non si corresse da 14 anni e la maggioranza dei piloti non ci avesse mai girato prima – s’è cominciato a valutare l’idea per un’applicazione in pianta stabile, se non altro per alleggerire la logistica a fronte dell’espansione del numero di gare a calendario.
Se n’è discusso, ma non è piaciuta la prospettiva di cassare del tutto il venerdì. Del resto, i promotori delle corse finiscono per giocarsi quella percentuale di tifosi che cerca gli ingressi low-cost del venerdì e si accontenta delle prove. L’anno scorso diceva Stefano Domenicali:
All the organisers really want to have a full experience for the people and for the crowd, so we need to respect that.
Per cui in effetti la novità per il 2022 non è drastica, il programma conserva tutti gli appuntamenti, si limita soltanto a ricollocarli temporalmente nell’arco del fine settimana. Ma è significativo che alle nuove esigenze si sia piegata anche Monte Carlo, dove una tradizione atavica e inattaccabile aveva sempre imposto le prove libere al giovedì per dilatare il weekend a beneficio del turismo e delle casse degli alberghi.