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Abu Dhabi, la scia di Perez e un giro mostruoso: così Verstappen si prende l’ultima pole dell’anno

sabato 11 dicembre 2021 · Gran Premi
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Ali scariche e tanto gioco di squadra dietro la pole di Verstappen ad Abu Dhabi: alla Red Bull va il merito non modesto di aver preparato alla perfezione con Perez il gioco delle scie, questo trucco che non sempre riesce, anzi il più delle volte fa danni. Vedi la Ferrari a Monza nel 2013.

Dice Horner: “Ne avevamo parlato stamattina, ma una scia qui ti porta 2, massimo 3 decimi. Non spiega tutto il vantaggio di Max”. Cioè quasi 4 decimi. Tant’è che la Mercedes nemmeno ci prova a replicare la strategia della concorrenza, pur avendone spazio nell’ultimo tentativo in Q3.

La verità è che il giro di Verstappen al di là dell’aiutino è superlativo, lo riconosce anche Hamilton: “La merita tutta, questa pole. Non c’era modo di rispondere, ma almeno vedo dov’è”. Avverte: “C’è una differenza importante sulle gomme”, la Red Bull si qualifica sulle morbide, la Mercedes sulle medie.

Ci arrivano entrambi col batticuore, a questa qualifica che vale più che altrove: Verstappen per via delle riparazioni dell’ultimo minuto su ala posteriore e fondo piatto, ma soprattutto Hamilton con l’incognita del provvedimento disciplinare, dopo che uscendo dalla pit lane nelle libere intercetta Mazepin – ancora, come a Gedda – e rischia la terza reprimenda dell’anno, alla quale da regolamento automaticamente scatta la retrocessione di dieci posizioni.

Non c’è indagine alla fine, lo schieramento del Gran Premio che decide il mondiale è questione di cronometro e basta, è salva la prima fila che le televisioni s’aspettano. Gode Domenicali: “Stupendo che il campionato si decida all’ultimo”.

E sull’ipotesi del gioco sporco, dopo un anno di rabbia: “Sia un confronto pulito”. Per le manovre scorrette la Fia può anche detrarre punti, Masi l’ha fatto scrivere nelle note del weekend. Generando malumore. Oggi puntualizza: “Non vale solo per loro”.

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