Gran Premio degli Stati Uniti 2021 ad Austin: cos’è successo, chi ha vinto e chi ha perso

lunedì 25 ottobre 2021 · Roundup
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Se gli occhi sono lo specchio dell’anima, lo sguardo di Hamilton è di uno che esce demolito dal rodeo del Texas e sa che adesso è dura, con 12 punti da rimontare e l’incognita dell’affidabilità dei motori: Verstappen vince una prova tutta impostata su stretegia e resistenza psicologica. C’è solo un corpo a corpo, al via. E Max lo perde, comunque senza l’incidente che il mondo dava per scontato.

L’ordine d’arrivo. Verstappen su Hamilton e Perez, a punti Leclerc, Ricciardo, Bottas, Sainz, Norris, Tsunoda e Vettel. Ritirati Gasly, Ocon e Alonso.

Chi ha vinto. La Red Bull che rovescia ogni pronostico su un circuito pro Mercedes. La Ferrari, secondo Binotto, perché si aggiudica un altro confronto con la McLaren; ma il distacco dai leader è mortificante, quasi un minuto.

Chi ha perso. La coerenza: proprio nel paese di Liberty Media, che dal 2018 ha cancellato le grid girls per uno scenario meno sessista, si rivedono le cheerleader a dare spettacolo prima del via. Contraddittorio.

Tutto esaurito. A riprova della riconquista di popolarità della Formula 1 negli Usa, sono quasi 160 mila gli ingressi domenica, 400 mila in tutto nel weekend: “Numeri da Super Bowl”, dicono gli organizzatori. Come in tempi di pace: per l’accesso non c’era obbligo di certificazione vaccinale, e la mascherina in Texas non è obbligatoria.

Perché Perez era esausto al traguardo? Perché ha gareggiato senza bere, per un guasto elettronico all’azionamento della borraccia. Invece un surriscaldamento dei pedali stava per causare un’ustione a Mazepin.

Perché la Fia ha rimosso i dissuasori alla prima curva? Perché nelle gare di contorno alcune auto hanno riportato danni nei fuori pista. Masi comunque ha chiarito che non avrebbe tollerato escursioni oltre i limiti dei cordoli.

Perché l’Alpine ha ritirato entrambe le auto? Perché dalla telemetria risultavano danni al retrotreno, forse indotti dalle vibrazioni sulle sconnessioni. L’Alpha Tauri pensa ci sia la stessa causa anche dietro lo stop di Gasly.

Le statistiche. Tutti i vincitori di Austin sono sempre partiti dalla prima fila, la Red Bull marca il podio numero 200.

Amarcord. La Red Bull non vinceva negli Stati Uniti dal 2013, cioè dai tempi in cui si correva coi motori aspirati. La storia della Formula 1 giorno per giorno è Appunti di corsa, in print-on-demand oppure ebook su ilmiolibro.it.

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