Sochi, la pioggia scombina le qualifiche: che pole di Norris… e che errori di Hamilton
sabato 25 settembre 2021 · Gran Premi
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Niente prove libere del sabato, niente Formula 2 e niente Formula 3. Il maltempo è un’altra volta un fattore, come a Spa. Ma la tregua stavolta c’è, la qualifica scatta in orario e si preannuncia pirotecnica.
Verstappen fa due controlli e se la guarda dai box: “Non è il caso di rischiare”. Tanto lui comunque parte dal fondo causa cambio del motore, è la scelta tattica della Red Bull nel weekend in cui va applicata comunque la penalità di tre posti per l’incidente con Hamilton a Monza.
Si gira subito Giovinazzi: “Problemi coi freni”, dice. Quasi lo prende Leclerc. Per il resto, è un primo segmento che scorre senza acuti e senza azzardi sulle gomme.
Parte la seconda eliminatoria, ancora intermedie per tutti. Stavolta è Leclerc a defilarsi, pure lui ha una retrocessione da scontare, con la differenza che la Ferrari a Sochi porta gli aggiornamenti di motore da validare per il 2022. Infatti: “Qualche giro – sostiene Leclerc – andava fatto, per raccogliere dati”.
Stecca l’Alpha Tauri e Gasly è furibondo: “Siamo rimasti fuori con gomme usate, praticamente morte”. Il migliore è ancora Hamilton, ma la ruota sta per girare.
Russell in Q3 è il primo che passa alle slick, sbanda in uscita dai box, ma la tiene. Entra per le slick anche Hamilton, lui invece il muretto lo prende in pieno, all’ingresso. Ala rotta, ma la sospensione regge. È un episodio che danneggia anche Bottas, il quale trova la piazzola impegnata, perde i secondi per il doppio giro lanciato, ma trova una scusa comoda per un altro flop.
La pista nel frattempo si asciuga, le slick ormai ce le hanno tutti. Sainz fa la pole provvisoria e dà un secondo e mezzo a Hamilton. Non dura, perché Norris con i parziali record nel secondo e terzo settore lima ancora mezzo secondo e si prende la prima pole di carriera, la prima della McLaren in nove anni. Con una specie di giro interattivo, in cui il muretto gli segnala via radio i settori in cui sta sfrecciando Russell.
Che chiude terzo. Verstappen annota: “Vedete che la Williams non è male come sembra”. Hamilton a quel punto è l’unico a cui resta ancora una cartuccia da sparare. La spara male, infila un testacoda. Gli resta la quarta piazza: “Imbarazzante, deludente. Sono umano, anche io”.