Effetto Baku: giro di vite sui controlli delle pressioni delle gomme. Cosa cambia e perché

giovedì 17 giugno 2021 · Regolamenti
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Entrano in vigore al Gran Premio di Francia le nuove procedure di verifica sulla flessibilità delle ali, ma il tema tecnico e giuridico è già un altro: la pressione delle gomme e il protocollo ufficiale di controllo.

È il contraccolpo dei fatti di Baku, le esplosioni delle gomme di Stroll e Verstappen: gli esiti dell’inchiesta di Pirelli sono depositati alla Fia, i cedimenti non sono imputabili a detriti né difetti di produzione. Ma neanche alle squadre, perlomeno non ufficialmente. Scrive Pirelli:

In each case, (the failure) was down to a circumferential break on the inner sidewall, which can be related to the running conditions of the tyre, in spite of the prescribed starting parameters – minimum pressure and maximum blanket temperature – having been followed.

È capitato in passato che la casa della P lunga abbia incriminato direttamente certi team. Un po’ tutti a Silverstone nel 2013, per esempio. Oppure specificamente la Ferrari a Spa nel 2015. Ma per un’accusa – ed eventualmente un provvedimento disciplinare – servono sempre le prove. Di qui la nuova normativa, un giro di vite sul protocollo che la Fia aveva aggiornato nel 2015 dopo Monza, quando la Mercedes scampò alla squalifica.

In sostanza, la nuova direttiva puntualizza le procedure di verifica, stabilisce che pressione e temperatura di tutti i pneumatici vanno controllate dopo ogni sessione e confrontate con le curve di riferimento per verificare che il calo dei parametri prescritti sia in linea coi valori attesi.

Il sospetto è che le squadre stiano giocando col fuoco, sono in regola alla partenza quando la Fia misura le pressioni, ma evidentemente qualcuno ha trovato il modo di abbassarle dopo i rilevamenti, in modo da aumentare il grip a rischio della tenuta. Come a Baku, forse.

Ancora, la Fia mette in chiaro che in qualifica l’auto deve uscire subito dal box una volta tolte le termocoperte. E qui la mente torna a una cosa che aveva fatto notare Hamilton a Barcellona: Verstappen prima del giro di qualifica si era trattenuto oltre 30 secondi nel garage senza termocoperte, questo raffredda le gomme quel tanto che serve per ridurne la pressione sotto il valore regolamentare.

Sia Red Bull che Aston Martin rispondono con una nota ufficiale, ribadiscono che le istruzioni di Pirelli a Baku erano state seguite alla lettera per tutti i parametri. Il caso è chiuso, ma qui comincia una nuova sfida. La pista di Le Castellet è piatta e insulsa, ma nei box nessuno si annoia.

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