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Caccia ai furbetti dell’ala flessibile: c’è anche la Ferrari
venerdì 21 maggio 2021 · Regolamenti
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C’è anche la Ferrari fra i furbetti dell’ala posteriore flessibile, quelli che stanno sfruttando ingegnosamente materiali e disegni per andare oltre i limiti di flessione prescritti dal regolamento. Lo ammette Binotto a Monte Carlo, dove la SF21 è clamorosamente e sorprendentemente in testa alla classifica delle prove libere. Su una pista dove comunque una soluzione del genere paga poco.
È il tema caldo del paddock, il malcontento sulla regolarità delle ali è montato nel weekend del Gran Premio di Spagna, dove pareva che l’indiziata fosse solamente la Red Bull. Dalle interviste a Hamilton:
The Red Bulls are really fast on the straights. They have this bendy wing on the back of their car which they put on today and they gained at least three tenths from this wing.
Poi il cerchio si è allargato, Marko ha cominciato a citare Alpine e Alfa Romeo. E alla fine la Ferrari non s’è più nascosta.
Nessuno ha mai fallito le verifiche tecniche, ma il carico statico evidentemente è inferiore alla deportanza che si produce in movimento e inflette l’ala. Perciò la Fia dopo la gara di Barcellona ha scritto alle squadre, ha anticipato la nuova normativa che raddoppia il carico di prova e riduce la soglia massima di flessione.
Non da subito: la nuova direttiva entra in vigore a Le Castellet nel weekend del Gran Premio di Francia e comunque gradualmente, per dare modo alle squadre di adeguarsi senza drammi. Binotto minimizza, Horner invece stima la spesa per l’aggiornamento in 500 mila dollari, Vasseur dell’Alfa prevede un salasso.
Nel frattempo, a Monaco e Baku resta tutto com’è, col rischio che qualcuno decida di presentare un esposto. La McLaren, per esempio:
They had the advantage already for several races, which is something we’re obviously not happy with. But now allowing them to have further advantage for some more races is clearly something we strongly disagree and we’re already in conversation with FIA.