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Qualifiche a Imola, l’analisi: la Mercedes con le nuove regole perde 8 decimi in cinque mesi

sabato 17 aprile 2021 · Gran Premi
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Nelle more della rivoluzione globale che è slittata al 2022, il regolamento tecnico nel 2021 interviene su diffusore, fondo e condotti dei freni, per ridurre la deportanza e, di riflesso, la velocità di percorrenza in curva.

Le simulazioni stimano una riduzione di circa il 10% dell’efficienza aerodinamica, ma l’impatto non è lo stesso per tutti e chiaramente dipende dalla filosofia di progetto dell’auto.

Per esempio, chi adotta angoli di rake meno pronunciati perde di più. Come l’Aston Martin che si sente danneggiata. Dice Szafnauer:

When we last raced here, we were heading for a podium on merit. We will not be anywhere near that kind of performance here now and the direct cause of that performance drop-off is the new for 2021 aero regulations.

Ma il confronto fra i giri migliori di qualifica – a distanza di cinque mesi, in condizioni climatiche confrontabili – rivela in modo inequivocabile che almeno a Imola nessuno perde quanto la Mercedes.

Ci sono 8 decimi di differenza fra la pole di Bottas del 2020 e quella di Hamilton. Che batte la Red Bull di Perez sul filo dei millesimi e in parco chiuso commenta:

I think it’s really focusing on balance, refining the balance is a very narrow window of tyres approaching at their best. And also our car is probably, more on the knife-edge, I would say, than previous years.

La Ferrari rispetto alle qualifiche del 2020 paga un decimo solo, Red Bull quasi 3, Alpine 6. Aston Martin solo 7 centesimi, ma in Bahrain sul giro secco ci ha rimesso oltre 2 secondi, quasi quanto la Mercedes e comunque il doppio della Red Bull, che adottando un assetto più picchiato è penalizzata meno.

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