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Quando la safety car non è indispensabile… ma Hamilton si gioca comunque l’asso nella manica
lunedì 12 ottobre 2020 · Gran Premi
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Al giro 43 del Gran Premio dell’Eifel finisce la corsa travagliata di Norris e c’è da spostare la McLaren, da una posizione nemmeno tanto pericolosa, tant’è che alla fine la gru l’aggancia restando dietro le barriere. Bastava la doppia gialla o la safety car virtuale, forse. Invece la Fia decide per la neutralizzazione.
Il sospetto è che cercasse il jolly per compattare il gruppo e risvegliare l’azione. Come nelle corse americane. In quel momento il gruppo infatti è spaccato: Hamilton e Verstappen viaggiano al comando con un minuto di vantaggio sul resto del mondo. Verstappen dà voce al malumore:
I don’t think we needed a safety car. But I think they just wanted to make it more exciting again because of the gaps.
Michael Masi a freddo spiega le sue ragioni. Che sono almeno due: la prima, operare in sicurezza sulla McLaren che fumava dal retroreno e rischiava di andare a fuoco; la seconda, accertarsi che il recupero si potesse gestire attraverso il varco nel guardrail oltre la via di fuga. Quindi:
Rather than having to react along the way, it was determined to go for a safety car. That way it could be dealt with all at once, immediately. So it’s the safest action in that circumstance.”
Ma Verstappen sostiene pure che la safety car sia rimasta troppo tempo in pista, col rischio di avvantaggiare gli inseguitori che dovevano sdoppiarsi e quindi viaggiavano ad andatura sostenuta rispetto a chi invece doveva tenere il passo lento e raffreddava le gomme:
The others get the wave-around and they can warm up their tyres because they’re pushing. So it’s also an unfair advantage for the guys behind us.
Qui la valutazione della Fia è oggettiva, perché il regolamento impone che prima della ripartenza i doppiati recuperino il giro che hanno perso. Sempre Masi:
There’s a requirement in the sporting regulations to wave all the lapped cars passed. Between 10, 11 cars had to unlap themselves. And therefore the safety car period was a bit longer than what we would have normally expected.
Del calo di temperatura dei pneumatici, via radio si lamentava anche Hamilton. Che però rispetto a Verstappen un asso nella manica ce l’aveva e l’ha giocato benissimo, il dual axis steering della Mercedes che modificando la convergenza delle ruote anteriori dà più angolo in curva. E accelera il riscaldamento delle mescole.