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Gran Premio dell’Eifel 2020 al Nurburgring: chi ha vinto, chi ha perso, sintesi e statistiche

domenica 11 ottobre 2020 · Roundup
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Il destino e la riorganizzazione del calendario nell’anno della pandemia scrivono un copione per certi versi beffardo, Hamilton raggiunge le vittorie di Schumacher nella sua terra, sulla pista più vicina a Kerpen, dove Michelone s’è formato. Schumi junior porge in omaggio il casco rosso di papà: “I record sono fatti per essere battuti”. Intanto, è lo strappo nel cielo di carta, il crollo delle certezze universali che erano quei record granitici e rassicuranti. Oggi 91 vittorie, domani 7 titoli.

L’ordine d’arrivo. Hamilton su Verstappen e Ricciardo, a punti Perez, Sainz, Gasly, Leclerc, Hulkenberg, Grosjean e Giovinazzi. Ritirati Russell, Bottas, Ocon, Albon e Norris.

Perché Bottas si è ritirato? Perché ha iniziato a perdere potenza, per il guasto della parte ibrida. Era già dietro a Hamilton, dopo il dritto alla prima staccata. Ma al via, una volta tanto, s’era difeso benissimo: “Non volevo avesse vita facile”.

Perché è entrata la safety car? Perché bisognava spostare la McLaren di Norris. Che comunque non era in posizione pericolosa, tant’è che la gru l’ha agganciata restando dietro le barriere. Bastava la doppia gialla o la safety car virtuale, forse. Il sospetto è che la Fia cercasse il jolly per compattare il gruppo e risvegliare l’azione. Come nelle corse americane.

Perché Leclerc non ha cambiato le gomme all’ingresso della safety car? Perché la Ferrari ha giudicato fosse più saggio tenerlo in pista sulle medie anziché mettere le morbide che nel primo stint avevano provocato forte graining. E condizionato anche Vettel.

Perché Raikkonen è stato penalizzato? Per la collisione che ha mandato Russell ko – e quasi in capottamento – alla prima curva. Per lui dieci secondi di penalità. Cinque invece ne ha ricevuti Albon che ha rotto l’ala a Kvyat.

Perché Stroll è stato sostituito da Hulkenberg? Perché dopo il Gran Premio di Russia ha iniziato a manifestare sintomi riconducibili al coronavirus, malgrado i controlli risultassero sempre negativi. Venerdì, all’ultimo minuto, Racing Point ha riconvocato Hulkenberg che già aveva ripescato ad agosto: al momento della chiamata era al bar a Colonia e s’è fiondato al Nurburgring.

Perché venerdì non si sono disputate le prove libere? Perché la nebbia impediva il decollo all’elicottero del soccorso medico. Così l’azione è iniziata sabato, con una sola sessione, un’anticipazione involontaria del formato che la Fia ha deciso per Imola. E che potrebbe adottare nel 2021 per comprimere i weekend. Intanto la cancellazione ha annullato il test di Mick Schumacher sull’Alfa Romeo.

Perché Ricciardo non ha bevuto dalla scarpa? Semplicemente, perché se n’è dimenticato, nell’euforia del primo podio con Renault. Ad ogni modo, l’usanza dello shoey in Australia è dibattuta. E non è uno scherzo.

Le statistiche. Con 324 gare disputate, Raikkonen è il più attivo della storia, passa Barrichello a 323. Sul numero esatto comunque non c’è unanimità, perché qualcuno non conta Spa 2001 dove fu data una ripartenza e Raikkonen non c’era: del resto, è noto che il libro dei record è pieno di incongruenze e pignolerie.

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