PHOTO CREDIT · Formula 1 World Championship Ltd.
Il più forte di sempre (secondo Amazon), mentre Williams vende e le squadre rinnovano la Concordia
mercoledì 26 agosto 2020 · Snack news
tempo di lettura: 2 minuti
Algoritmi da brividi. Sui social imperversa la baruffa per l’algoritmo astruso, voluto da Liberty Media, elaborato attraverso Amazon Web Services e difeso da Ross Brawn, sul pilota più veloce della storia. Le tecniche di machine learning dicono che il migliore è Senna, davanti a Schumacher e Hamilton; in ottava posizione c’è Kovalainen, in nona Trulli; Prost è ventesimo. Sapevatelo.
L’intesa vincente. Intanto dietro le quinte si chiude una trattativa epocale sul rinnovo del Patto della Concordia. Per “la transizione più importante che la storia della sport abbia mai visto”, dice Toto Wolff. Il nuovo accordo copre le stagioni fino al 2025.
Cambio della guardia. C’è il compratore che Grove stava cercando: Williams vende agli americani Dorilton Capital. Il dato curioso è che allo stato attuale nessuna squadra di Formula 1 che abbia sede nel Regno Unito è davvero controllata da britannici…
Voglie americane. È andata a Sato, per la seconda volta dopo quella del 2017, la vittoria alla 500 Miglia di Indianapolis, il 23 agosto a seguito del rinvio per la pandemia del coronavirus: è la seconda, dopo quella del 2017. Per Alonso, terza partecipazione e terza delusione, stavolta anche – ma non solo per grane al cambio. Al catino dell’Indiana s’è visto anche Jean Todt. Che rilancia l’idea del ritorno della Formula 1:
The responsibility of the calendar is with the commercial rights holder, but clearly Indianapolis has all the ingredients of a Formula 1 venue, all the facilities.
Il dado è tratto. Arriva il timbro sul calendario del 2020: salgono a 17 le gare, rientra Istanbul dove non si corre dal 2011, seguono due tappe a Sakhir e la chiusura ad Abu Dhabi il 13 dicembre.
Amarcord. Risale al 26 agosto del 1979 l’immagine epica di Villeneuve su tre ruote a Zandvoort. Appunti di Corsa è il diario dei Gran Premi di F1WEB.it, dal 1950 all’era moderna, in print-on-demand oppure ebook su ilmiolibro.it.