A volte tornano
giovedì 9 luglio 2020 · Mercato
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L’ipotesi romantica del ritorno si leggeva fra le righe del comunicato di congedo dopo il matrimonio infelice con la McLaren motorizzata Honda. E lui verso la McLaren giurava di puntare: “Il mio cuore è con loro, per sempre”.
Invece Fernando Alonso per rientrare in Formula 1 ritrova un posto alla Renault, con una mossa a sorpresa in cui c’è lo zampino di Briatore si tuffa nel terzo stint con la squadra che nel biennio 2005 e 2006 l’ha portato all’iride, l’ha raccolto nel 2008 dopo i dissidi con Dennis e Hamilton, e nuovamente gli spalanca le porte – ma non il portafoglio – per il 2021.
Che poi è l’anno in cui Matador taglia il traguardo dei 40 anni, quasi quanti ne aveva Schumacher all’epoca del secondo atto della carriera. Sulla questione dell’età, Nando dice:
The stop watch is the only thing that matters, not the age. I never saw a classification of a race based on the passport date of birth, always on the stop watch.
Liberty l’ha sempre cercato, Chase Carey già nel 2018 si era interessato in prima persona per un volante. Oggi non a caso rimarca:
He is an incredible talent and we can’t wait to have him back on the grid in 2021.
Ad ogni modo, sulla carta non è Renault la chance più appetibile per vincere. Ma l’aspetto cruciale è che Alonso dopo il titolo 2019 nel Wec e due partecipazioni alla 500 Miglia di Indianapolis – una sfortunata nel 2017, un’altra disastrosa nel 2019 senza nemmeno la qualifica – di fatto rimette il piede nello sport che l’ha consacrato. Poi chissà.
Da parte sua, Renault conferma quanto dichiarava a maggio dopo i tagli industriali dovuti alla pandemia da coronavirus: il piano per la Formula 1 resta in piedi “con un team che sarà ricostruito”. Intorno a un talento che – al di là della fede sportiva – fa più brillante il firmamento della Formula 1 per il 2021. In attesa di capire che ne sarà di ex campioni come Raikkonen e Vettel…