Bufale d’estate: il circolo delle menzogne per trovare followers vendendo una speranza
martedì 16 luglio 2019 · Media
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L’estate non dovrebbe mai arrivare, porta il calciomercato con la piaga delle anticipazioni strillate e fantasiose.
Una volta era un fenomeno circoscritto alla carta stampata che in qualche modo, anche subdolo, deve vendere più copie sotto gli ombrelloni. Poi è arrivato internet, e la necessità di reggere gli sponsor ha prodotto il click baiting.
Oggi l’ultima frontiera è lo scoop da social network per prendere followers, senza nemmeno il disturbo di andare a comprarseli attraverso pratiche illecite.
È una questione seria, i followers direttamente non portano soldi, ma sono una base che nel sistema mediatico del nuovo millennio dà credibilità.
E allora si fa largo il circolo delle menzogne, beninformati da tastiera che attraverso Twitter e Facebook disseminano certezze personali e autoreferenzialità, con una linea narrativa che mischia favole e realtà, vendendo speranze che degenerano in fake news.
Per dire: chi ha scritto che Pep Guardiola era della Juve ha accresciuto in misura esponenziale nell’arco di un mese la sua fan-base. E per una dinamica incomprensibile l’ha mantenuta pure quando l’oggettività dei fatti gli ha dato torto.
È una pratica discutible. Ma funziona.