Gran Premio di Azerbaigian 2019 a Baku: sintesi, risultati, parole e statistiche

lunedì 29 aprile 2019 · Roundup
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All’overdose di colpi di scena del 2018 segue un Gran Premio mediocre. Al punto che Baku una volta tanto offre più per il contorno che per la sostanza: tombini che saltano in prova, la gru che sbatte sotto il tabellone dello sponsor mentre porta ai box la Williams di Russell, sacchetti di plastica e palloncini in pista, commissari di fantozziana imperizia a spostare le auto. È Formula 1, forse.

L’ordine d’arrivo. Bottas davanti a Hamilton e Vettel, a punti Verstappen, Leclerc, Perez, Sainz, Norris, Stroll e Raikkonen. Ritirati Ricciardo, Kvyat, Grosjean e Gasly.

Il momento chiave. Al giro 31, Bottas si libera senza indugio di Leclerc che soffre con le gomme, là guadagna margine su Hamilton che lo sta per acchiappare:

It was actually a tough race even though maybe not that much happening at the front. Obviously Lewis was putting pressure all the time. But honestly everything was under control.

Il migliore. Bottas, perché l’avversario di Hamilton allo stato attuale è solo lui. E solo lui può essere. Non una grinza, dalla pole – malgrado il vantaggio della scia l’avesse il caposquadra – al traguardo. Si riprende quello che il dio invisibile delle corse gli ha tolto l’anno scorso quando ha piazzato un detrito fra lui e la vittoria all’ultimo giro.

Il peggiore. Ricciardo, che finisce con Kvyat nella via di fuga, per uscirne va in retromarcia senza guardare negli specchietti e prende di culo la fiancata della Toro Rosso. Il primo incidente in retromarcia nella storia costa tre posizioni di retrocessione a Barcellona.

Pirelli dice. La gara conta 25 pit stop, lo stint più lungo è di Raikkonen, 44 giri su gomma media di compound C3. Nessuno usa la gomma dura di compound C2.

Le penalità, prima del via… La partenza dalla pit lane è una rimpatriata: Gasly per inosservanza della regola sul flusso massimo di benzina in qualifica, Kubica per sostituzione di componenti vari dopo l’incidente di sabato, Raikkonen per eccesso di flessibilità dell’ala anteriore. Su questo punto ammette:

Last race I had an issue at the end with a broken stay on the front wing. So probably it is a similar thing that has caused it, unfortunately. We knew the issue but we didn’t have time to produce a new wing.

… e le penalità, dopo il via. A Kubica un drive through per essersi schierato in pit lane con nove minuti di anticipo rispetto a quanto prescrive il regolamento. La Williams oltre a una macchina lenta paga un muretto che non conosce le regole.

Le statistiche. Mercedes è la prima squadra nella storia a fare quattro doppiette di fila in apertura di campionato. Un primato del quale Hamilton giustamente dà merito a tutta la squadra:

Every year they come back more hungry for success and it’s a true testament to the strength and depth within the team.

Amarcord. Il 28 aprile è il giorno della prima vittoria in carriera per Niki Lauda a Jarama nel 1974 e Jacques Villeneuve al Nurburgring nel 1996. Appunti di Corsa è il diario dei Gran Premi di F1WEB.it, dal 1950 all’era moderna, in print-on-demand oppure ebook su ilmiolibro.it.

Il prossimo Gran Premio. Domenica 12 maggio a Barcellona, partenza ore 15:10 italiane, diretta esclusiva di SkySport.

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