Tombini scoperchiati, a Baku un altro caso. Quella procedura di sicurezza che va rivista

venerdì 26 aprile 2019 · Gran Premi
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Prima sessione di prove libere a Baku sospesa dopo nemmeno un quarto d’ora, poi definitivamente annullata. Hamilton la butta sul ridere: “Vuol dire che mi dedicherò al Trono di Spade”. Raikkonen invece non scherza: “Sembriamo uno sport amatoriale”.

Già, soprattutto perché non è nemmeno la prima volta che salta un tombino: nel 2016 a Monaco con Button – nello stesso punto in cui era capitato a Barrichello sei anni prima – e proprio a Baku con Bottas in pit lane, ancora nel 2017 con Grosjean a Sepang.

L’episodio, nel tratto in accelerazione prima della curva 3. Secondo la ricostruzione della Fia, il tombino salta quando ci passa Leclerc, dopodiché Russell lo prende in pieno e sfascia la Williams. Dice:

It just came out of nowhere. You can’t see these drains really when you’re going that fast down the straights and you’ve got so many on the track it’s just normal to run over them.

I could tell it ripped the floor off, it set the fire extinguisher off and because of that the car ended up turning off. The fire extinguisher was so cold it was almost burning me so I didn’t know what was going on at that point.

Danni grossi, soprattutto per un team in ristrettezze e penuria di ricambi come la Williams. Che adesso pensa di chiedere un risarcimento all’organizzazione, come già l’Haas per il caso della Malesia: là c’è voluto un anno di vie legali, ma alla fine i soldi sono arrivati.

Mark Hughes di Motor Sport Magazine caccia un tweet polemico: “Missing Charlie”, dove Charlie sta per Whiting. Come se la Fia fosse morta con lui e certe cose con lui non fossero mai esistite.

Piuttosto, la frequenza altissima e preoccupante di incidenti della stessa matrice evidentemente suggerisce che certe procedure vanno riscritte, aggiornate per stare in linea coi progressi delle auto e un effetto aerodinamico devastante.

La Fia a questo proposito sui circuiti stradali prescrive che griglie e tombini vengano saldati nelle sedi per evitare che una macchina di Formula 1 li risucchi col fondo scocca e li scagli per aria. A Baku una delle saldature non ha retto, a Sky lo spiegava Michael Masi che di Whiting ha preso il posto:

It looks like one of the clamps underneath one of the manholes has actually failed. There’s no explanation at this point as to why. From what we’ve seen so far we’re quite confident and we’ll go through a further programme tonight and for the rest of the weekend.

A quel punto la Fia si è fatta carico di controllare trecento tombini su tutto il percorso, di qui la necessità di cancellare il resto della sessione.

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