Monza a grandezza naturale nel deserto, una canzone per Schumacher e la questione indiana
venerdì 16 novembre 2018 · Snack news
tempo di lettura: 2 minuti
Monza nel deserto. Quattro ruspe, quattro camion e cinquanta persone tra ingegneri, tecnici e operai hanno lavorato per nove giorni per preparare il terreno, spostare la sabbia e riprodurre fedelmente, in scala 1:1, chicane e rettilinei di Monza a Merzouga, nel deserto del Marocco: è l’idea originale che ha avuto Bmw Italia per il lancio della X5.
Una canzone per Schumacher. Si intitola Born to fight, è la canzone che Sascha Herchenbach, musicista, tedesco, ha composto per Michael Schumacher nel 2014, un anno dopo l’incidente sugli sci a Meribel. Oggi Herchenbach rivela che per quella canzone, e per il cd che ha regalato alla famiglia di Schumi, ha ricevuto – non è chiaro quando – una lettera di ringraziamento da Corinna, “per il regalo e per la vicinanza in un momento difficile”.
Laggiù in Catalogna. La pista di Barcellona ha esercitato l’opzione per organizzare il Gran Premio di Spagna anche nel 2019 che da contratto è l’ultimo anno. Sul futuro c’è incertezza, anche perché non è chiaro come hanno intenzione di muoversi le autorità catalane a un anno dal referendum sull’indipendenza.
Globetrotter. A proposito della stesura del calendario del campionato, Hamilton in un’intervista faceva una riflessione a ruota libera sulle nuove sedi e citava l’esempio dell’India che è “un paese molto povero” e ha costruito “un circuito in mezzo al nulla”. La rete s’è rivoltata, ma l’osservazione di Hamilton è stata estrapolata dal contesto. Perché lui in effetti ribadiva un aspetto doloroso con cui la Formula 1 s’è confrontata nel 2011 in occasione dello sbarco a Nuova Delhi, ovvero il paradosso di un autodromo internazionale costruito a due passi dalle baracche in cui vive gente che a causa della Formula 1 ha avuto solo disagi.
Noi così, e voi? Che poi, a proposito di contrasti netti fra il circo ricco e la povertà dei dintorni, l’India non è neppure l’unico caso. La Formula 1 è fresca reduce da Interlagos dove dietro la curva Juncao c’è un degrado da terzo mondo. Senza dimenticare nemmeno il Bahrain dove ogni anno Fia e squadre chiudono un occhio sulle violenze che patiscono le minoranze da parte di una monarchia che è diventata regime.
Operazione Indy. Sarà Robert Fernley, vice team manager in Force India, a occuparsi in prima persona del progetto che vede coinvolta in prima linea la McLaren per la 500 Miglia di Indianapolis del 2019.
Amarcord. In tuta bianca per evitare i conflitti con gli sponsor che ancora lo legano alla Benetton, il 16 novembre del 1995 Michael Schumacher a Fiorano si cala per la prima volta nell’abitacolo della Ferrari. Il diario dei Gran Premi di F1WEB.it è in print-on-demand su ilmiolibro.it.
Barcellona, Bmw, Hamilton, McLaren, Monza, Nuova Delhi, Schumacher,