PHOTO CREDIT · Lat

Gran Premio degli Stati Uniti 2018 ad Austin: chi ha vinto, chi ha perso, sintesi e statistiche

domenica 21 ottobre 2018 · Roundup
tempo di lettura: 2 minuti

L’ordine d’arrivo. Raikkonen su Verstappen e Hamilton, a punti Vettel, Bottas, Hulkenberg, Sainz, Perez, Hartley ed Ericsson. Fuori Alonso, Grosjean, Ricciardo e Leclerc. Squalificati Ocon e Magnussen.

Il momento chiave. La partenza: Raikkonen ha l’avvio migliore, infila Hamilton e là gli impedisce di fare la sua corsa in serenità. Mercedes per rispondere cambia strategia. Sbagliando.

Chi ha vinto. Verstappen che nell’ultimo stint lotta a ruota a ruota con Hamilton senza fare vaccate. E ovviamente Raikkonen: sulla via del congedo da Maranello raccoglie una vittoria che mette tutti d’accordo. L’ultimo trionfo – a Melbourne nel 2013 – è di un’altra epoca, la Formula 1 correva ancora con l’aspirato, Montezemolo era ancora presidente della Ferrari, Vettel era ancora in Red Bull, Hamilton aveva un solo mondiale in bacheca, la Rai trasmetteva ancora i Gran Premi. Il tempo passa. “Fucking finally”, dice Iceman alla radio sul traguardo. E può diventare una maglietta, come “Leave me alone” dopo Abu Dhabi 2012.

Chi ha perso. Un’altra volta Vettel: si gira nel contrasto con Ricciardo, aggiunge un altro svarione a una lista già lunghissima. Non è sfortuna, è imperizia. A tutti i livelli, anche quando non c’è la pressione della corsa: venerdì con bandiera rossa è l’unico che non alza il piede. E giustamente si becca la retrocessione in qualifica.

Le squalifiche. Ocon e Magnussen, ottavo e nono al traguardo, perdono i piazzamenti per irregolarità sul’impiego del carburante. Dalla telemetria risulta per Ocon lo sforamento dei 100 kg/ora al primo giro, per Magnussen un consumo totale superiore ai 105 chili massimi.

Pirelli dice. La gara conta 23 pit stop. Lo stint più lungo è di Stroll, 37 giri su gomma morbida.

Le statistiche. Raikkonen passa Hakkinen nella classifica dei finlandesi con più vittorie. Soprattutto, torna al successo dopo oltre cinque anni a vuoto: misurato in numero di gare, è suo il periodo di astinenza più lungo tra due vittorie, 113 corse.

Il prossimo Gran Premio. Domenica 28 ottobre a Città del Messico, partenza ore 20:10, diretta di Sky Sport e TV8. Hamilton è campione del mondo se Vettel non vince; e anche nell’eventualità di una vittoria di Vettel, gli basta il settimo posto.

Austin, Ferrari, Hamilton, Mercedes, Pirelli, Raikkonen, Verstappen, Vettel,