Le prove libere sotto l’acqua in America, una penalità per Vettel, ali di pollo e Coca Cola
venerdì 19 ottobre 2018 · Snack news
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Cavallino evo per l’America. Per Austin la Ferrari ha un nuovo pacchetto aerodinamico, dopo il fallimento delle soluzioni che s’erano viste in Giappone: “Una missione impossibile – conviene Arrivabene – ma non ci hanno ancora battuto”.
Sul ponte sventola bandiera rossa. E comincia male comunque il weekend della Ferrari negli States: Vettel si busca la retrocessione di tre posti sulla griglia di partenza per un’infrazione commessa nella prima sessione in occasione dell’esposizione della bandiera rossa per l’uscita di Leclerc. Dalla telemetria risulta che la Ferrari non ha rispettato il delta che viene applicato da regolamento per imporre ai piloti di rallentare in caso di stop della sessione, Vettel da parte sua ammette la svista, ma sostiene pure che in condizioni di bagnato, come nel caso specifico, la velocità da tenere è troppo bassa per non cadere nella trappola:
The rules are clear as well so we know. I think it’s the first time we’ve had this in wet and in wet the target is a lot slower so I literally had to stop to 30 kph or 40, 50 kph to bring down the delta which probably I should do next time.
It’s (wet) hammer time. Non sono indicativi, causa pioggia, i tempi delle prove. È indicativo invece che a Hamilton nella seconda sessione bastino tre giri appena – e quindi solo uno lanciato – per fare comunque il miglior tempo su gomme intermedie.
Il sospetto. Dal Brasile arriva la voce che Maranello abbia chiesto alla Fia un giudizio sul gruppo sospensione posteriore della Mercedes, l’impressione è che certi elementi si configurino come dispositivi aerodinamici mobili e quindi siano vietati. Per la Federazione è tutto nella norma.
Red Bull ti mette le ali… di pollo. Per la gara di Austin, sulla Toro Rosso c’è il marchio di Kfc, la catena del pollo fritto: è una sponsorizzazione di scambio per la partecipazione alle libere di Sean Gelael, il papà è uno degli azionisti.
Io la coca cola me la porto… in pista. Sulla McLaren invece compare il marchio di Coca Cola. Che in passato è stato title sponsor in certe gare in America, però mai s’era visto direttamente su una monoposto. Atlanta prova timidamente a rispondere al predominio di Red Bull.
Mercato. Era scontato, ma adesso c’è l’ufficialità: Perez sarà in Force India anche l’anno prossimo. Come diceva Ocon sottovoce a Vettel dopo le qualifiche in Belgio: “I posti sono occupati, indovina un po’, uno è di chi porta i soldi, l’altro di chi ha la proprietà”. Cioè di Stroll.
Amarcord. Si chiude in maniera funesta il 19 ottobre del 1958 la stagione di Formula 1, esattamente 60 anni fa Stuart Lewis Evans è trasferito d’urgenza in Inghilterra dopo l’incidente a Casablanca, sei giorni dopo muore per le ustioni. Il diario dei Gran Premi di F1WEB.it è disponibile in print-on-demand su ilmiolibro.it.