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Le qualifiche a Singapore, la borsa del ghiaccio sulla Ferrari e la legge sul copyright
sabato 15 settembre 2018 · Snack news
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Dal giorno alla notte. Si ribalta il poligono delle forze rispetto a venerdì: c’erano 11 millesimi appena tra Ferrari e Mercedes dopo la prima giornata di prove libere a Marina Bay, ci sono 6 decimi tra Hamilton e Vettel dopo la qualifica. E in mezzo c’è pure Verstappen.
L’occhio indiscreto della Fom. È stato uno dei tormentoni dell’estate, la borsa del ghiaccio secco che la Ferrari posiziona sulla telecamera dell’airscope quando la macchina è nel box o sulla griglia. Maranello sostiene che c’è l’esigenza di raffreddare l’elettronica della telecamera a macchina ferma, l’impressione è che comprensibilmente la squadra voglia nascondere alla vista degli avversari delle parti sensibili su cui i meccanici lavorano nel garage. Fatto sta che per Monza la Fia aveva messo il divieto, la Fom vuole che l’occhio delle telecamere non venga mai ostruito. La Ferrari adesso a Singapore risponde con una curiosa copertura mobile, con due canali di raffreddamento che di fatto continuano a impallare la telecamera…
Talenti bruciati. Il tempo stringe, i volanti finiscono e Ocon per il 2019 rischia seriamente di restare in panchina. Toto Wolff sostiene che a luglio per il delfino di casa Mercedes c’erano due offerte. E poi “certi team manager non hanno avuto le palle di mantenere la parola”.
Cambio, no grazie. La Williams ha valutato la possibilità di comprare il cambio da Mercedes insieme col motore. Un pacchetto completo. Invece a Grove continueranno a costruire le trasmissioni in casa. L’ha confermato Paddy Lowe a Racefans.
Metro più, metro meno. La pista di Singapore ha perso… due metri: per effetto del rifacimento delle curve 16 e 17 – dove Piquet è andato a sbattere di proposito nel 2008 per propiziare la vittoria di Alonso – la lunghezza del circuito certificata dalla Fia scende da 5.065 a 5.063 km.
Copyright 2.0. Con 438 voti a favore, 226 contrari e 39 astensioni, mercoledì 12 settembre l’europarlamento ha dato il via libera alla riforma della regolamentazione sul diritto d’autore nel mercato unico digitale. Sul caso – e sulla disinformazione strumentale da parte dei colossi della rete e dei social network – aveva scritto anche F1WEB.it. Un piccolo passo pratico, ideologico e culturale verso una rete più equa e più riconoscente.
Amarcord. Monza il 14 settembre del 1980 cede il Gran Premio d’Italia a Imola per lo sbarco ufficiale della Formula 1 sulle rive del Santerno, prima che gli organizzatori non s’inventino l’escamotage del Gran Premio di San Marino per tenere due corse in Italia. Il diario dei Gran Premi di F1WEB.it è disponibile in print-on-demand su ilmiolibro.it.